Guida all'Isola d'Elba | |
L'Isola dei Tesori: secondo un'antica leggenda l'isola è la perla di una preziosa collana perduta in mare da Venere, insiema alle più piccole isole di Capraia, Montecristo, Gorgona, Giannutri, Giglio e Pianosa, forma l'Arcipelago Toscano. |
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UN PO' DI STORIA Da più di cinque millenni, tutte le civiltà che hanno conosciuto l'isola, cercando la ricchezza nel suo cuore di pietra e di metallo, hanno lasciato i segni del proprio passaggio, con tutta la loro maestria e la loro dedizione, aggiungendo ogni volta, alla perfezione di un gioiello così divino, piccoli e grandi tesori d'arte, devozione, ingegno e cultura. I nobili patrizi amavano scoprire luoghi incantati dove costruire magnifiche ville con vista mare, l'Elba conta ben tre di queste residenze, edificate in posizioni ideali per godere del panorama. Due di esse si fronteggiano sulla riparata Baia di Portoferraio: la Villa della Linguella, sulla parte terminale della Darsena, era dotata di acquedotto privato e decorata con ricchi pavimenti a mosaico; la Villa delle Grotte, del I secolo d.C., molto ampia e articolata, scendeva con giardini a terrazze fino sul mare dove possedeva un proprio imbarcadero. La terza residenza, Villa di Cavo, del I-II secolo d.C. che si ergeva nella zona orientale dell'Isola e degradava in mare, è in parte inserita in costruzioni più recenti. Oltre al ferro, i Romani sfruttarono le cave di pregiato granito, utilizzato anche nel Pantheon e nel Colosseo. Terminato il dominio romano, il Mediterraneo occidentale tornò poco sicuro per la navigazione; le città sulla costa, tranne quelle adeguatamente fortificate, vennero sempre più frequentemente assaltate. Anche all'Isola d'Elba interi paesi si spostarono nelle zone interne, montuose. Nei luoghi più appartati, spesso di grande bellezza paesaggistica, nacquero piccole comunità monastiche, dette Romitori; il più antico e famoso è il Romitorio di San Cerbone. Uno dei più grandi generali di tutti i tempi, Napoleone Bonaparte, dopo la sconfita di Lipsia, viene esiliato sull'Isola d'Elba, che diviene il suo piccolo Regno che amministrò con energia: studiç le risorse locali, riorganizzç l'agricoltura, i trasporti ed i commerci, disegnç persino la bandiera elbana: bianca con api dorate su una banda rossa. Non è difficile ripercorrere tutti i luoghi napoleonici: il principale è la Villa dei Mulini a Portoferraio, fra Forte Falcone e Forte Stella, in posizione privilegiata per controllare sia il mare che la cittadina. La sobria residenza è l'unione di due case granducali nelle quali sono state realizzate il Salone dei Ricevimenti, il Salone degli Ufficiali, lo studio personale, la camera da letto e la Sala dei Valletti; le sale sono arredate e decorate, naturalmente, in Stile Impero. Nella stagione calda Napoleone soggiornava in una casa immersa nel verde, Villa di San Martino, poco distante da Portoferraio, con sale affrescate: Sala Egizia, Sala delle Colombe. La Villa di San Martino viene affiancata dal XIX secolo, da una galleria in stile dorico, fatta costruire da un cugino dell'Imperatore, il principe Demidoff, per raccogliere i cimeli di Napoleone. COSA VEDERE I musei e le raccolte sono il patrimonio di ogni comunità: i musei elbani riflettono la variegata storia dell'isola. A Marciana il Museo Civico Archelogico conserva le tracce più antiche degli abitanti dell'Isola, fino al periodo etrusco; a Portoferraio, presso la Villa Romana ed i Magazzini Medicei, sorge il Museo della Linguella che ospita reperti recuperati in mare e da scavi (oggetti dell'Età del Bronzo, etruschi e romani) e prelevati da Ville di Pianosa e Capraia. Il Museo Archeologico di Rio nell'Elba mostra reperti fra l'Età del rame e la tarda stagione etrusca, con particolare attenzione alla storia dell'attività mineraria. La Pinacoteca Comunale di Portoferraio, le cui opere sono in gran parte dono della famiglia Foresi, conserva importanti opere d'arte dal Cinquecento all'Ottocento, di artisti come il Bergognone, Salvator Rosa, Guido Reni, Ciseri, Benvenuti, David e Michetti, fino ai grandi vedutisti ottocenteschi come Fattori, Nomellini, Cannicci e Signorini, che all'Elba aveva scoperto una luce perfetta per i suoi dipinti. La Valle delle Ceramiche è un museo all'aperto dedicato all'artista Italo Bolano. Altri interessanti luoghi di cultura sono il Centro Culturale De Laugier a Portoferraio ed il grande edificio del Parco Minerario ed il Museo dei Minerali di Rio Marina. COSA GUSTARE Arte, storia e natura non sono però l'unica attrattiva dell'Isola, oltre ad un mare da sogno, paradiso per bagnanti, navigatori e sub e popolato da una fauna variegata che comprende inoltre delfini e balene, all'Isola d'Elba si possono gustare ottime specialità enogastronomiche; la coltura della vite ha origini antichissime, molti dei bassi muri che delimitano le vigne risalgono a 3000 anni fa e sui fondali giacciono numerosi relitti di navi cariche di anfore vinarie. I Medici ed i Lorena difesero la coltivazione della vite e Napoleone, durante il suo esilio dorato, ordinò l'impianto di nuovi vigneti. Ben 7 vini dell'Elba si fregiano del marchio "Denominazione d'Origine Controllata", fra cui l'Aleatico, l'Ansonica ed i Passiti Elbani, l'Elba Bianco e l'Elba Rosso.
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