Il Salento non è solo una meta per chi cerca spiagge incantevoli e mare cristallino, è anche un viaggio nella storia e nella cultura, un luogo dove il passato si intreccia armoniosamente con il presente, offrendo un'esperienza unica e indimenticabile per tutti i 5 sensi.
In un territorio come quello di Brescia, il vecchio detto secondo cui dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna è sottoposto a una riconversione in senso enologico, in un percorso tra degustazioni, visite in cantina e passeggiate nelle vigne.
Se avesse il mare, Brescia – comodamente raggiungibile dai principali aeroporti del Nord e a un passo da città d’arte e d’affari come Milano, Verona o Bergamo – potrebbe candidarsi al perfetto riassunto dell’Italia. E, a essere sinceri, vista la quantità e la qualità dell’acqua in grado di ispirare un autentico clima balneare, non è poi del tutto vero che il mare qui non ci sia.
Il New York Times inserisce il Molise al 37° posto dei 52 luoghi top da visitare nel 2020, invitando i visitatori di tutto il mondo ad esplorare il suo territorio ricco di boschi e di biodiversità, di borghi arrampicati sulle rocce, di storia e di aree archeologiche sannite, di tradizioni autentiche come quella della Transumanza.
A giudicare dalle proposte e dalle idee proposte in questa guida, Brescia si presenta immediatamente come una città a misura di bambino, di famiglia, degli amanti della vita all'aria aperta, delle persone con esigenze speciali.
Oggi, per chi si avventura nell’esperienza della scoperta dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza con deviazioni verso i manieri reggiani, la soluzione che consente di conservare lo stesso senso di libertà senza sacrificare il comfort conquistato nel corso dei secoli si chiama camper.
Tutta Parma, e non solo, si stringe intorno al progetto di restauro di San Francesco del Prato, accompagnato da una raccolta fondi e da un ricco programma di eventi volti a sostenere la rinascita di quello che è già un simbolo della “Capitale Italiana della Cultura” per il 2020.
Nel 1860 dopo la conquista di Garibaldi, l’esercito borbonico abbandona il presidio che aveva nel castello. Dal 1880 al 1959 la struttura viene adibita a carcere. Dopo un lungo periodo di abbandono e incuria, tra il 1991 e il 2002, e tra il 2008 e il 2010, il complesso è stato oggetto di due importanti restauri.
Gli studi in corso, avviati con gli interventi di restauro, incrociando i dati documentari noti e le emergenze architettoniche e artistiche che stanno poco per volta chiarendosi in corso d’opera, hanno consentito di inquadrare l’evoluzione e lo sviluppo del manufatto.
Castel del Giudice (IS) è uno dei piccoli borghi che costellano l’Appennino centrale, ma la sua storia è speciale. Si trova in Alto Molise, ad 800 metri di altitudine, al confine con l’Abruzzo, e rappresenta il simbolo di un territorio che vuole resistere allo spopolamento.
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