CINEMA... CIN CIN! BOLLICINE SUL GRANDE SCHERMO
TRENTO, PALAZZO ROCCABRUNA
Dal 23 novembre 2007 al 6 gennaio 2008
A TRENTO A PALAZZO ROCCABRUNA UNA SINGOLARE MOSTRA PROMUOVE LO SPUMANTE TRENTINO CON VIDEO, MANIFESTI E COSTUMI DI SCENA IN OMAGGIO AL CINEMA E ALL’INSEGNA DEL BRINDISI.
L’esposizione, organizzata nel contesto degli appuntamenti di Palazzo Roccabruna, la casa dei prodotti trentini ed oggi anche Enoteca provinciale, presenta il curioso e suggestivo tema del “brindisi” nella storia del cinema: un “Cin Cin” ideale visto attraverso le sequenze di molti film dove la presenza delle “bollicine” suggella un incontro, una passione, un accordo, un addio...
Seguito ideale della mostra “Manifesti dello spumante italiano” che nel 2004 ha inaugurato con successo i nuovi spazi di Palazzo Roccabruna, l’esposizione è organizzata dalla Camera di Commercio di Trento ed allestita da esaExpo nel contesto della seconda edizione di “Bollicine su Trento” ed è costruita attorno ad un video prodotto dal regista Corrado Farina che coglie con ironia e disincanto gli attimi e i gesti del brindisi.
Da Sabrina ad Amarcord, da La cena delle beffe a C’era una volta in America, da Colazione da Tiffany a Novecento, da Casablanca a Gigi, da Titanic a La dolce vita, visi e situazioni cult si affiancano a brani di film meno noti, assemblando nel ritmo serrato delle immagini e della colonna sonora, le molteplici situazioni dove i protagonisti diventano, per un attimo, i bicchieri che si toccano. Quasi un secolo di cinema con le situazioni più disparate – e con un cast “a confronto” assolutamente eterogeneo (Stanlio e Olio con Marilyn Monroe, 007-Sean Connery con Audrey Hepburn, Totò e Leonardo Di Caprio) – tratte da pellicole dove, tra i calici spumeggianti, si consuma il dramma o la gioia, la felicità o la tristezza.
Fanno da contorno alle immagini in movimento, i grandi affissi cinematografici, scelti e selezionati in analogia con i film che compongono il video, a loro volta sintesi estrema delle pellicole. I manifesti, opera dei maggiori cartellonisti italiani – Averardo Ciriello, Enzo Nistri, Rodolfo Gasparri, Silvano Campeggi, Sandro Symeoni, Giorgio Olivetti... – dialogano con alcuni raffinati ed evocativi costumi di scena che nella forza espressiva della loro tridimensionalità riportano, con maggiore efficacia, al ricordo del film e dei suoi protagonisti.
E’ però il video (durata 10’ con oltre sessanta pellicole selezionate), il punto centrale di questa originale mostra in onore del cinema e del brindisi. Corrado Farina, regista e scrittore romano, così commenta il suo lavoro ideato e realizzato appositamente per l’occasione “Per un regista, il momento-chiave del processo creativo è quello delle riprese, ma il montaggio lo segue a ruota; e poiché sul set gravano spesso problemi (e conseguenti stress) di varia natura, la moviola finisce per essere il luogo in cui mi chiudo con maggiore gioia, perché mi ci trovo in solitudine con il materiale girato. Forse è per questo che mi piace lavorare con il cosiddetto "repertorio": si perde il fascino del set, è vero, ma questa perdita viene compensata (almeno per me) dal piacere di un'ars combinatoria che consenta, potenzialmente, di costruire un percorso usando (in tutto o in parte) frammenti di percorsi altrui. (...) Questa operazione è particolarmente complessa quando si usano sequenze di film. Poiché in più di un secolo di vita il cinema ha macinato di tutto, è mia opinione che non esista argomento (culturale, istituzionale o promozionale che sia) che non possa essere reso più facile da recepire e più coinvolgente ricorrendo a immagini ormai entrate nella memoria collettiva. La cosa sembra facilissima, e in effetti lo è se ci si limita a estrapolare sequenze in tema e attaccarle una all'altra, ma poiché le sequenze di film sono già costruite secondo un'ottica di racconto mi sembra più stimolante cercare di smontarle e rimontarle rispettando il più possibile tutti i codici del linguaggio cinematografico (campi, controcampi, soggettive, dialoghi e via discorrendo). E' una sfida molto particolare, che riunisce in una sola persona lo sceneggiatore, il regista e il montatore...”
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