“Sandro Cabrini. Archetipi del sogno”
Nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground la pacifica invasione delle figure-simbolo dell’artista milanese
4 febbraio / 18 marzo 2012
Riportare l’individuo al centro dell’esistenza attraverso l’uso ripetuto di una figura-archetipo inserita in contesti spazio-temporali areali. È questo che l’artista milanese Sandro Cabrini propone nelle sue opere che dal 4 febbraio al 18 marzo 2012 sono in esposizione nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground, in una personale curata da Maurizio Vanni.
Ventisei lavori, tra cui i collage “total white” che utilizzano come supporto la carta cotone indiana e le sculture in ferro e legno, per far riprendere coscienza all’uomo della sua identità e della sua libertà di scelta. Un sogno ad occhi aperti che può tornare a diventare realtà se solo decidessimo di rimetterci in gioco completamente. “I contesti delle opere di Cabrini – scrive il curatore Maurizio Vanni – sono sempre privi di riferimenti spazio-temporali, scollegati da contesti precisi e ogni persona può caratterizzarli e completarli attraverso un’interazione cerebrale. Le istallazioni sono vere e proprie occupazioni di spazi, contaminazioni architettoniche che corrispondono alla precisa volontà di stimolare le persone a riappropriarsi del proprio libero arbitrio tornando ad essere artefici del proprio destino, consapevoli che i lucidi sogni, se supportati dalla determinazione di colui che li esprime, possono essere rincorsi e afferrati”.
Le sue figure-archetipo, che tanto assomigliano a quelle stilizzate dai bambini, sono al centro del suo racconto, protagoniste indiscusse del palinsesto in cui sono inserite per ricordarci qual è il nostro percorso di vita. “Sandro Cabrini – prosegue Vanni – ha un rapporto ironico-esistenziale con l’arte, è consapevole del significato del non sense della vita intesa come semplice sopravvivenza, ma è convinto che la superficialità, il pressappochismo, l’illogicità e le diverse incongruenze possano essere mutate in poesia artistica. Ne consegue una favola per grandi redatta con lo spirito, l’intraprendenza, l’inconsapevole lungimiranza e la genuinità di quel bambino che potrebbe offrire una vera e propria lezione di vita all’adulto che ha deciso di accontentarsi, di ritirarsi dalla gara della vita”.
Tutti questi temi saranno poi approfonditi insieme all’artista e al curatore venerdì 24 febbraio 2012, alle ore 18, in un talk show sugli Archetipi del Sogno che si terrà nella hall del Lu.C.C.A. Dal 20 febbraio fino alla chiusura della mostra, Cabrini terrà anche un workshop a Lucca nella Scuola Primaria “Giovanni Pascoli”, che coinvolgerà 250 allievi sul tema delle identità.
Info per visitare la mostra
Note biografiche
Architetto e graphic designer per clienti internazionali, Sandro Cabrini (Milano, 1948) coniuga da sempre l’attività pittorica con esperienze professionali nel settore della comunicazione, investigando le diverse forme di espressione simbolica. Incontra giovanissimo le opere di Klee, Kandinsky, Matisse, Mondrian e Picasso, dai quali apprende la passione per i colori forti, primari, che ripropone nei suoi soggetti astratti e figurati. Dagli anni Ottanta, ha esposto le sue opere a Milano, Orvieto, Torino, Ginevra, New York, Chicago, Houston, Miami e San Pietroburgo. Oggi, i bordi di carta bianca strappati, così come la materia arrugginita delle vecchie travi e putrelle, rappresentano un nuovo mezzo espressivo per le sue figure-prototipo: in equilibrio su un piede solo, instabili eppure sempre in movimento, alla conquista di affermazione e crescita personali.
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