Arte e design: ‘The light and soul of an object’
Mostra dell’architetto Chi Wing Lo organizzata dal MAT – Museo dell’Alto Tavoliere e da Giorgetti S.p.A.
In anteprima nazionale presso il MAT – Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo (FG), le opere dell’architetto, designer, scultore, artista Chi Wing Lo che durante la serata inaugurale incanterà il pubblico con una master class, nell’Auditorium del MAT alle ore 19.00.
La sua produzione artistica dimostra l’esattezza dell’ambivalenza, l’affinità tra la solitudine e la rappresentazione. Durante il suo ritiro presso l'Akademie Schloss Solitude di Stoccarda nel 1991-92, Chi Wing Lo, ha impostato un esercizio monastico di introspezione. All'alba di ogni giorno affrontava un foglio bianco sul quale raccontava una scoperta/oggetto che indagava e al contempo descriveva con gli occhi della mente.
Nella prefazione al suo libro To Kardizu, che raccoglie la narrazione di trenta oggetti, Lo ha scritto: "Se l'esattezza, nel tentativo di catturare l'ambivalenza, potesse essere raggiunta pesando il reale e l'irreale, nella speranza di trovare quel delicato equilibrio che c'è fra ciò che esiste e ciò che esisterà, fra ciò che non esisterà mai e ciò che deve essere esistito ma che non esiste più; e se l'esattezza potesse essere uno strumento per dare vita a nuove forme, e i dettagli che le alimentano potessero aumentare la loro statura e infine liberarle, acquisendo vita propria; il viaggio verso Kardizu avrebbe inizio".
L’epifania di una nuova realtà in cui l’uomo recupera l’idea di essere fatto di forme, moti, linee che si muovono nello spazio abitato da architetture che non sono solo spazi all’interno dello Spazio, in cui tutto ha una sua propria energia “The light and soul of an object”.
At Taneoki (nella foto), ‘idolopeo’ della serie To Kardizu devia dal piano dell’immaginifico verso il piano dei simboli e dei significati, e sarà in esposizione. All’interno della mostra, curata dallo stesso architetto Chi Wing Lo, saranno inoltre presenti progetti, fotografie, disegni e pezzi d’arredo realizzati per Giorgetti alcuni dei quali presentati al Salone del Mobile 2012. Tra questi: Ira, letto a baldacchino minimale e raffinato che sembra proteggere il riposo complici il lino, la luce e i materiali naturali intrisi di una vena poetica; Oro, un cassettone verticale, uno scrigno che rilegge in chiave moderna i mobili con specchiera integrata e che prende il nome dal primo metallo utilizzato dalla specie umana e che sembra creato per custodire.
In esposizione fino all’8 luglio anche un oggetto intramontabile, il contenitore angolare Nyn, disegnato da Lo nel 1995 e rivisitato quest’anno in essenza noce canaletto nell’ottica Giorgetti del design ‘senza tempo’. È un oggetto vivo, è fatto per adagiarsi su piani perpendicolari ma si espande su 360°, grazie all’apertura dei suoi cinque cassetti e alle linee che cambiano repentinamente direzione salendo verso le antine a ribalta.
Chi Wing Lo, nato a Hong Kong nel 1954, si è laureato e specializzato in Architettura all’Università di Harvard, successivamente ha insegnato presso la Syracuse University di New York ed è diventato membro della Akademie Schloss Solitude di Stoccarda, in Germania.
Ha vinto numerosi premi, tra cui il "Schinchenchiku" nel 1985, il "Nagoya Public Industrial Design" nel 1989, ”Fukui Glasses Design” nel 1991 e il "Good Design Award" nel 1995.
Dal 1989 ha aperto uno studio d’architettura ad Atene con Panagiota Davladi e insieme con il suo socio ha partecipato ai più rinomati concorsi internazionali di architettura. I loro progetti sono stati presentati alla "Biennale" di Venezia nel 1991, e alla "Triennale" di Milano nel 1996. Oltre ad essere Visiting Critic in diverse Università in Grecia e all’estero, Chi Wing Lo è un attivo professionista che integra architettura, scultura e design di mobili e d’interni per progetti a Milano, Atene, Istanbul, Yalta (Crimea), Beirut, Dubai e Pechino. Chi Wing Lo ha iniziato a lavorare con Giorgetti nel 1994 in un momento in cui il suo fondatore, Carlo Giorgetti, stava guardando verso l'Oriente per le sue collezioni di mobili.
Di rilevante importanza la sua firma per il design senza tempo. "Non molte persone potrebbero distinguere i miei mobili del 1996 dai miei progetti più recenti," dice Chi Wing Lo. Questo senza tempo profondamente immanente crea un ambiente “senza musica, ma che deve cantare, senza profumo, ma che deve essere aromatico”. Minutezza ed immensità, immaginazione e realtà, esattezza ed ambivalenza, leggerezza e materia; la ricerca di una soluzione critica di queste dialettiche caratterizza l`opera di Chi Wing Lo. Di fronte alle sue opere di Design il nostro pensiero viaggia verso gli oggetti e ritorna ai nostri sensi colmo di poesia. Questo fitto intreccio rappresenta un percorso per la ricerca di un mondo, di un paesaggio che, nella sua visione poetica, porta l`architettura in un universo di archetipi dove la memoria può viaggiare liberamente e svincolarsi dalla Storia.
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