Arte | Attualita' ed eventi | Cultura | Moda | Musica | Rassegne, fiere e sagre |
Portfolio – Wild Thought. Johannes Brus, Ottmar Hörl | |
Alla Biblioteca Nazionale Marciana dal 12 maggio al 28 luglio la mostra “Portfolio – Wild Thought. Johannes Brus, Ottmar Hörl” con il contributo di Dierk Maass, in concomitanza con la 58. Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia. |
La Biblioteca Nazionale Marciana ospiterà dal 12 maggio al 28 luglio prossimi la mostra “Portfolio – Wild Thought. Johannes Brus, Ottmar Hörl” con il contributo di Dierk Maass, in concomitanza con la 58. Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia. La mostra è organizzata e curata da Manfred Möller, Minerva Edition. Johannes Brus espone grandi sculture: un rinoceronte, una composizione con leone, una testa d’elefante e un cavallo. Le sue opere vengono arricchite da degli unicum e da scatti fotografici elaborati fotochimicamente. Ottmar Hörl, che è conosciuto in tutto il mondo per le sue esposizioni in luoghi pubblici di opere realizzate in serie, espone dipinti di grandi dimensioni, sculture-diamante (due grandi sculture nere), l’Ensamble für Enthusiasten – Ensamble per entusiasta, un omaggio al naturalista Alexander von Humboldt e la scultura a grandezza naturale Mann mit Fernglas - Uomo con binocolo. In occasione della mostra la casa editrice d’arte Edition Minerva ha realizzato il portfolio “Mappenwerk”: una custodia di grande formato contenente degli unicum di alta qualità e arricchita di opere grafiche. Ogni custodia, rilegata in pelle, contiene relativamente 10 o 11 grafiche di formato 50x68 cm, in pregiata carta realizzata a mano. Gli esemplari contenuti nella “Mappenwerk” verranno esposti in mostra, per la prima volta, nelle vetrine espositive della Biblioteca Nazionale Marciana in concomitanza con la 58° Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia. ConceptIl pensiero guida della mostra si sviluppa a partire dal concetto coniato dall’etnologo francese Claude Lévi-Strauss (1908-2009): “pensiero selvaggio”. Lévi-Strauss definì le strutture di pensiero delle culture primitive e illetterate come strutture mentali facenti parte ancora oggi delle società industrializzate dei nostri tempi. Il “pensiero selvaggio” viene determinato, in maniera significativa, da un incessante richiesta di ordine. Da questa richiesta scaturiscono le inclinazioni, le essenze, gli oggetti e i fenomeni di ogni tipo che si collegano l’uno con l’altro attraverso un contesto globale e “magico”. Come sostiene Lévi questo pensiero non-empirico si fonda su un “bricolage”, una combinazione improvvisata di singole impressioni dei sensi e di eventi passati che, con l’aiuto della fantasia, vanno a comporre immagini concrete e storie. Le voluminose ricerche di comparazione culturale, condussero Lévi alla conclusione che la struttura logica del (presunto) primitivo “pensiero selvaggio” e il pensiero dei moderni, in fondo, non abbiano una così grande differenza qualitativa. In questo modo il concetto del “pensiero selvaggio” trova applicazione anche nell’arte moderna. Gli artistiJohannes Brus Ottmar Hörl Dierk Maass Informazioni Annalisa Bruni Luigi Romano Riccardini Costo del biglietto: |
Regione Friuli | |
Regione Lombardia | |
Regione Piemonte | |
Regione Valle d'Aosta | |
Regione Trentino Alto Adige | |
Regione Veneto | |
Regione Liguria | |
Regione Emilia Romagna | |
Regione Toscana | |
Regione Umbria |