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Gli inganni dell’esteriorità: moda ed economia dalla tarda antichità all'Ottocento | |
Conversazione per immagini sul glamour e le sue sfaccettature a cura dell'archeologa Cinzia Cavallari e della storica dell'arte Anna Stanzani. Bologna, Salone d'Onore di Palazzo Dall'Armi Marescalchi, 25 ottobre 2019. |
Conversazione per immagini sul glamour e le sue sfaccettature a cura dell'archeologa Cinzia Cavallari e della storica dell'arte Anna Stanzani Anche se l'abbigliamento connota il rango degli individui fin dall'antichità, è a partire dagli ultimi secoli del Medioevo che si consolidano i codici basati su colori, tessuti o fogge delle vesti, finalizzati a rendere riconoscibili gerarchie e funzioni. L'incontro con l'archeologa Cinzia Cavallari e la storica dell'arte Anna Stanzani entra nei bauli di nobildonne e illustri personaggi del passato, dalla tarda antichità al XIX secolo, con l’intento di svelare i segreti della moda che da sempre coniuga elementi diversi: materie prime e lavorazione ma anche economia e gerarchie sociali. Con un curioso cameo dedicato alla disputa tra la nobildonna Nicolosa Sanuti, moglie del primo Conte della Porretta, e il cardinale legato di Bologna, Bessarione, che nel 1453 aveva emanato norme suntuarie tese a limitare le eccessive ostentazioni dell'abbigliamento, soprattutto di quello femminile. Con l'orazione passata alla storia con il nome di Orazione per la restituzione de' vani ornamenti, la Sanuti -femminista ante litteram- contestò al cardinale in perfetto latino gli assunti teorici alla base della sua politica, sottolineando l'ingiustizia di obbligare le bolognesi ad adottare costumi diversi e più modesti di quelli di tutte le altre italiane e rimarcando quanto fosse intollerabile togliere alle donne gli abiti e i gioielli simbolo della loro femminilità quando già era loro impedito di vestire i panni di magistrati, sacerdoti e militari. L'incontro proposto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara rientra nel programma di iniziative della Festa Internazionale della Storia promossa da DiPaSt, Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Ingresso libero fino a esaurimento posti (capienza massima 90 persone) Luogo: Bologna, Salone d'Onore di Palazzo Dall'Armi Marescalchi |
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