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Le mostre 2024-2025 alla Fondazione La Rocca di Pescara | |
II programma delle mostre presso la Fondazione La Roocca di Pescara per il 2024/2025: l'obiettivo è porre la città di Pescara al centro dell'interesse per l'arte contemporanea sia italiana che estera. |
Arte contemporanea: nuovi orizzonti si aprono a Pescara con la Fondazione La RoccaQuindici mesi dedicati all'arte contemporanea: questo il porgramma che si profila all'orizzonte di Pescara, dove la Fondazione La Rocca svela il suo ambizioso programma espositivo 2024-2025. Nata nel 2023 dalla visione di Ottorino La Rocca, la Fondazione si è rapidamente affermata come catalizzatore culturale, sviluppando due anime distinte ma complementari. La prima si dedica alla promozione dell'arte contemporanea, come dimostra la partecipazione al Padiglione Italia della Biennale di Malta 2024 con il progetto "Informal inclusion" di Eugenio Tibaldi. La seconda anima, FLR/Open, curata da Ottorino La Rocca, si apre al territorio attraverso eventi multidisciplinari. Queste esposizioni rappresentano solo l'inizio di un viaggio artistico che si estenderà fino al 2026, includendo opere di maestri contemporanei del calibro di Luca Vitone, Matteo Fato e Vincenzo Schillaci. Sotto la direzione artistica di Francesca Guerisoli, nominata nel settembre 2023, la Fondazione presieduta da Ottorino La Rocca sta plasmando un nuovo polo culturale nel cuore dell'Abruzzo. L'obiettivo è ambizioso: trasformare Pescara in un crocevia dell'arte contemporanea, attirando talenti di respiro nazionale e internazionale. LeitmotivDal 15 novembre 2024 al 24 gennaio 2025, "Leitmotiv" di Gaia De Megni porterà il pubblico in un viaggio attraverso sette installazioni mixed media inedite. L'artista, già affermata sulla scena internazionale, esplora il cinema come specchio delle identità sociali, fondendo scultura, video e performance. Il suo sguardo si posa sulla sua terra d'origine in Liguria, sospesa tra autenticità e stereotipi, invitando gli spettatori a scoprire il "non visibile" nelle narrazioni contemporanee. "Leitmotiv", sarà ospitata nella sala centrale della fondazione, si tratta della prima grande mostra personale di Gaia De Megni, sotto la curatela di Francesca Guerisoli. L'inaugurazione è prevista per venerdì 15 novembre 2024 alle ore 18. Nata a Santa Margherita Ligure nel 1993, De Megni si è affermata sulla scena internazionale come una delle voci più interessanti della sua generazione. La sua ricerca artistica si concentra sull'esplorazione del cinema come strumento di costruzione dell'identità sociale, attraverso un linguaggio multiforme che fonde scultura, video e performance. Nel suo lavoro, il mito viene reinterpretato in chiave contemporanea, mettendo in luce la forza comunicativa delle immagini e svelando gli strati nascosti delle narrazioni dominanti. Per "Leitmotiv", l'artista ha creato sette nuove installazioni mixed media che ruotano intorno a un fulcro tematico: il suo territorio d'origine, una rinomata località turistica della Liguria, vista come spazio sospeso tra genuinità e rappresentazione stereotipata. Con un approccio profondamente personale, De Megni mette in discussione i codici culturali e storici consolidati, sfidando la concezione occidentale della linearità temporale nella storia e nella memoria. L'artista trasforma il suo luogo natale in una cartografia in continua evoluzione, dove il confine tra reale e immaginario si dissolve. Il suo arsenale creativo comprende una varietà di elementi: costumi cartacei, marionette per il teatro delle ombre, disegni su seta e dispositivi di proiezione rudimentali, che insieme compongono una narrazione frammentata ed effimera. Gli strumenti cinematografici e teatrali diventano veicoli narrativi che contemplano la possibilità del fallimento come parte integrante del processo. De Megni ci invita così a esplorare il "non visibile", un territorio che abbraccia l'errore e si oppone all'ipervisibilità contemporanea. "Leitmotiv" si configura come una sorta di colonna sonora silenziosa, evocata attraverso sottotitoli in audiodescrizione che suggeriscono suoni, voci e rumori. Il percorso artistico di De Megni è costellato di prestigiosi riconoscimenti e mostre significative. Diplomatasi alla NABA di Milano e formatasi ulteriormente con il Master MAP_PA in Arti performative (Palaexpo e Accademia di Belle Arti di Roma), l'artista ha sviluppato una ricerca che indaga le potenzialità dell'immagine attraverso la destrutturazione dell'immaginario occidentale, con particolare attenzione alle immagini in movimento. La sua pratica artistica cerca costantemente un equilibrio tra la solidità del monumento e la fluidità del movimento. Tra le sue mostre personali più recenti spiccano "Odeon" alla Sotto Project Room della Galleria Renata Fabbri (Milano, 2023), "AFELIO", performance curata da Xing (Bologna, 2023), "Il Mito dell'Eroe" per Hypermaremma (2021) e "S. Carlo" con il tutoring di Adrian Paci (Milano, 2019). Ha partecipato a numerose collettive di rilievo, tra cui "Fumi della Fornace" (Valle Cascia, 2024), "THEATER OF DIS-OPERATIONS" (Milano, 2024), Biennale di Malta 2024, e ha ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio Città di Monza (2017), il premio Academy di DUCATO Prize (2019), il Premio Lydia (2019) e il Pini Art Prize (2023). È stata inoltre tra i finalisti del Talent Prize 2021 e del Premio Michetti 2024. La mostra è ad ingresso libero. IndiscrezioniParallelamente, dal 9 novembre al 20 dicembre, la prima sala della Fondazione ospiterà "Indiscrezioni", una selezione di 28 scatti del maestro Giuseppe Tornatore, curata da Mood Photography per il FLA Festival. La mostra è ad ingresso libero.
Calendario di tutte le mostre in programma:
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