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VIII edizione di FOTONICA a Roma | |
Torna a Roma l'appuntamento con le Arti Visive Digitali che annualmente proietta la Capitale nelle frontiere più avanzate dell'espressione artistica incentrata sull'elemento luminoso; dal 13 al 21 dicembre 2024. |
VIII edizione di FOTONICADal 13 al 21 dicembre, Roma si illumina con l'ottava edizione di Fotonica, un appuntamento di primissimo piano nel panorama internazionale delle Arti Visive Digitali che annualmente proietta la Capitale nelle frontiere più avanzate dell'espressione artistica incentrata sull'elemento luminoso. Il fulcro di FOTONICA è rappresentato dai live audio video di otto artisti di calibro internazionale che scandaglieranno l'apertura e la chiusura del Festival: Lydia Yakonowsky (Canada), VJ Spetto (Brasile), Ployz (Germania) Monocolor (Austria), Damiano Simoncini | Levi & Cristina Angeloro (Italia) Kati Katona (Ungheria), Milian Mori (Svizzera), Touchy Toy Collective (Italia) Konx-om-Pax (Uk) che si alterneranno nel corso delle serate di venerdì 13, sabato 14, venerdì 20 e sabato 21 dicembre, dalle 21 a mezzanotte. Ultimi biglietti disponibili su dice.fm. Con un'attenzione meticolosa all'equilibrio di genere (50% degli interpreti sono donne), FOTONICA accoglie un parterre di 71 artisti provenienti da 19 paesi del globo (Austria, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Giappone, Messico, Polonia, Romania, Svizzera, Taiwan, Thailandia, Regno Unito e Stati Uniti) per un ventaglio complessivo di 49 eventi che spaziano tra Fulldome, Performance Audiovisive, Workshop per adulti e bambini, Residenze Artistiche, Installazioni Luminose, Simposi, Videomapping, VJ Set, DJ Set e Lecture. Un'esperienza totalmente coinvolgente che trasporterà il pubblico attraverso scenari distopici e metropoli ultramoderne, districandosi dagli abissi marini fino alle viscere terrestri, per poi risalire verso lo spazio cosmico e assistere alla genesi di supernove e nebulose, immersi in paesaggi sonori ipnotici e beat elettronici. Per il pubblico adulto, il 14 dicembre si aprirà l'opportunità di partecipare al talk "Amplifying Sustainability" a cura di Nuva, seguito da un workshop con esperti, partner e organizzatori di eventi Chromosphere Fulldome. L'iniziativa mira a esplorare l'impatto ambientale delle arti performative, enfatizzando la necessità di pratiche sostenibili. Successivamente, è previsto un incontro con i partner del progetto Creative Europe Chromosphere, che consentirà di interagire con i rappresentanti di organizzazioni europee operanti nell'ambito delle arti digitali: Flyer New Media (Italia), Athens Digital Arts Festival (Grecia), Photon (Polonia), Fonix (Ungheria), AADN (Francia) e Art Mirror (Romania). Il programma del festival si inaugura venerdì 13 dicembre all'Accademia d'Ungheria in Roma con Modulator V3, installazione del celebre artista ungherese Dávid Ariel Szauder, ispirata all'iconico "Light Prop for an Electric Stage" (1930) della figura di spicco della Bauhaus László Moholy-Nagy. L'opera, concepita originariamente come "dispositivo sperimentale per la pittura della luce", permetterà la creazione di installazioni multimediali attingendo a informazioni provenienti da molteplici campi artistici. Szauder svilupperà una performance interattiva arricchita da un'esperienza uditiva che risponde all'ambiente di luci e ombre generato dal movimento della scultura. L'installazione sarà visitabile quotidianamente dalle 11 alle 19. L'inaugurazione del Festival e della mostra è prevista alle 18 e sarà preceduta da un talk con Dávid Ariel Szauder, Szabolcs Vida, direttore del museo Light Art Museum Budapest, e i partner del Progetto Creative Europe Chromosphere. Dalle 17:00 in poi, l'interno della cupola si animerà con le opere video di artisti internazionali di riconosciuto prestigio mondiale. Tra questi, Yuri Urano e Manami Sakamoto presenteranno "Metaract", un'esperienza multisensoriale dove musica elettronica e visual dinamici conducono il pubblico in un universo di suoni ipnotici e immagini astratte, esplorando la dualità tra analogico e digitale. Te-Hsing Lu e Calvin Sin proporranno "4993 Feet Under", un viaggio documentaristico ibrido che condurrà gli spettatori negli ultimi momenti di una balena morente, scesa a 4993 piedi sotto la superficie nel punto esatto del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Deepwater Horizon. Milkorova, con "Tidal echoes", catturerà l'essenza dei paesaggi marini attraverso un'interpretazione personale che fonde visioni astratte con paesaggi sonori naturali, utilizzando le nuove tecnologie. Gli elementi visivi si svilupperanno dinamicamente, riflettendo i movimenti fluidi delle onde oceaniche e coinvolgendo il pubblico in un'esperienza sensoriale totale. Contemporaneamente, l'esterno della cupola verrà animato da proiezioni spettacolari. Particolarmente significativa sarà l'opera "The Great Shifter" di DeRe, che trasformerà la struttura esterna del Chromosphere Dome in una tela luminosa narrante l'evoluzione delle città moderne attraverso visual futuristici e suoni industriali. Gli appuntamenti live audio video si riveleranno particolarmente avvincenti. Venerdì 13 dicembre, la canadese Lydia Yakonowsky presenterà "ARIMA", performance audiovisiva immersiva in formato fulldome. Le immagini generate in tempo reale offriranno un'esplorazione visiva dei modelli statistici e degli errori di previsione, trasformando complessi dati economici in un'esperienza sensoriale unica: un universo di luce e suono dove i dati si metamorfizzano in gioielli digitali luminosi. Nella stessa serata, VJ Spetto, principale interprete della scena brasiliana, proporrà "Saturn", spettacolo che abbraccia concetti futuristici e intergalattici. Creato dal duo Mocka Boyz, lo show energico combinerà sonorità EBM-Techno-Industrial con visual mozzafiato, trasportando gli spettatori in un viaggio distopico tra musica, extraterrestri ed effetti speciali. Sabato 14 dicembre prende il via la serata “RE-Synthesis”, il nuovo progetto che combina l’estetica sonora di Levi, alias di Damiano Simoncini, con le suggestioni visive dell’artista Cristina Angeloro. Le visioni di Angeloro offrono una prospettiva inedita sull’album “Synthesis” di Levi, una produzione che mescola generi e stili in un intreccio di elettronica densa e evocativa. A momenti ipnotici e sperimentali si alternano atmosfere oniriche che, grazie all’accompagnamento visivo, suggeriscono futuri possibili. A seguire, l’artista thailandese Ployz presenta “The Inner Singularity”, un’indagine sull’interazione tra mente e realtà fisica. Attraverso nuvole di punti e immagini immersive, l’opera propone un viaggio contemplativo che esplora il confine tra percezione e realtà, suggerendo che il mondo esterno sia profondamente influenzato dalla nostra interiorità. Conclude la serata l’austriaco Monocolor con “Entangled Structures”, un’esperienza audiovisiva in cui stringhe monocromatiche in continua evoluzione generano una scultura virtuale. L’opera indaga le interconnessioni tra suono, luce e spazio, riflettendo sull’intreccio tra identità virtuali e fisiche. Venerdì 20 dicembre apre la scena l’ungherese Kati Katona con “Continuum”, un’opera che esplora il tempo come fenomeno stratificato e ciclico. Dagli eventi cosmici delle nebulose e supernove, fino alla curvatura dello spazio-tempo, l’artista invita il pubblico a percepire l’universo come un continuum interconnesso, in cui passato, presente e futuro si fondono. A seguire, lo svizzero Milian Mori presenta “DOM1”, una performance multisensoriale che unisce danza, algoritmi e musica minimale. La sinergia tra tecnologia e natura sfida la separazione tra uomo e macchina, offrendo un’esperienza artistica che combina ritmi strutturati e forme fluide in un ambiente immersivo. Sabato 21 dicembre è il turno di “Uaxuctum”, del multimedialista scozzese Konx-om-Pax. Questa performance audiovisiva, ispirata a nomi iconici come Morton Subotnick e Krzysztof Penderecki, unisce suono e luce in un evento sinestetico dai toni organici e in continuo mutamento. A chiudere il festival sarà “Concrete Casings” del Touchy Toy Collective, nato al Saint Louis College di Roma. L’opera mette in scena il degrado delle periferie romane, focalizzandosi su edifici incompleti e abbandonati, simboli di cattiva gestione urbana e incuria. FOTONICA celebra il fotone come emblema della luce creatrice, offrendo un appuntamento unico nel panorama delle arti digitali che illuminerà le notti di Roma con performance di altissimo livello. Un ringraziamento speciale all’Accademia d’Ungheria in Roma per il prezioso supporto. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2024–2025” ed è realizzato in collaborazione con SIAE e il sostegno della Comunità Europea – Creative Europe. FOTONICA è una produzione di Flyer srl, organizzatrice di LPM Live Performers Meeting, il più grande evento del settore, ora alla sua venticinquesima edizione. Il festival fa parte del network internazionale AVnode, che raccoglie oltre 60 membri impegnati nella promozione di più di 200 eventi tra festival, meeting e workshop. I biglietti per le quattro serate sono disponibili sul sito ufficiale del festival. Si consiglia di prenotare in anticipo, data la capienza limitata del Chromosphere Dome. FOTONICA sostiene la mobilità sostenibile: tutti i luoghi dell’evento sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici (bus linee 23, 280, 628, 70, 916 e metro C, fermata Alessandrino). PROGRAMMA DEGLI EVENTI
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