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Children, a Fermo la mostra degli scatti di Steve McCurry | |
A Fermo la mostra "Steve McCurry - Children", un percorso emozionante dedicato ai bambini, che alterna guerra e poesia, sofferenza e gioia, stupore e ironia; oltre 50 fotografie catturano sguardi che raccontano speranza e gioia di vivere. |
Steve McCurry - Childrensotto la direzione di Biba Giacchetti Nella città di Fermo, una raccolta di oltre 50 immagini dell'acclamato fotografo statunitense Steve McCurry offre un viaggio coinvolgente nel mondo dell'infanzia. Si tratta della prima raccolta monotematica interamente incentrata sui bambini, frutto di circa cinquant'anni di attività fotografica di Steve McCurry. Gli scatti oscillano tra scene di conflitto e momenti di liricità, tra dolore e allegria, tra meraviglia e umorismo. Ciascuna fotografia trascende la mera documentazione, immortalando espressioni che trasmettono aspettative e vitalità. Il Palazzo dei Priori di Fermo accoglie un nuovo capitolo de "Il tempo delle mostre", questa volta incentrato sul lavoro dell'illustre fotografo statunitense Steve McCurry. Dal 20 dicembre 2024 al 4 maggio 2025, gli ambienti del Palazzo presentano l'esposizione "Steve McCurry - Children", concepita e organizzata da Biba Giacchetti. L'esibizione apre uno sguardo commovente sull'universo infantile osservato attraverso la lente di Steve McCurry, considerato tra i fotografi più apprezzati a livello internazionale. La collezione, composta da più di 50 scatti, permette ai visitatori di contemplare l'unica rassegna tematica completamente dedicata all'infanzia, realizzata durante quasi mezzo secolo di professione. Le fotografie, catturate in diverse parti del globo, immortalano i giovani durante momenti di vita ordinaria, rappresentando un tributo a questa fase magica dell'esistenza.
La mostra non rappresenta solo un'esposizione: costituisce un percorso nei ricordi della nostra infanzia, una meditazione intensa sulla responsabilità collettiva verso le generazioni future. Ogni immagine racchiude un messaggio per edificare un domani più equo, nella consapevolezza che la trasformazione ha origine nelle azioni del presente. Nella città marchigiana, una straordinaria collezione di ritratti esplora le molteplici sfumature dell'età infantile, accomunate da un elemento che trascende le culture: la purezza dello sguardo. I piccoli protagonisti immortalati dall'obiettivo di McCurry, pur differenti per provenienza, vestimenti e usanze, condividono la medesima inesauribile vivacità, entusiasmo vitale e propensione al gioco anche in situazioni critiche, frequentemente caratterizzate da ristrettezze economiche, tensioni belliche o condizioni ambientali proibitive. L'osservatore verrà accompagnato in un itinerario ideale al fianco di McCurry, esplorando nazioni quali India, Birmania, Pakistan, Tibet, Afghanistan, Libano, Etiopia e Cuba.
L'esposizione narra vicende di contentezza, tenacia, legami familiari e cameratismo, catturate con sensibilità e deferenza. Tra gli scatti più celebri spicca quello della giovane afghana ritratta in un campo profughi nel 1984, divenuta emblema universale delle afflizioni causate dai conflitti. Questa fotografia anticipa di anni la redazione della Carta dei Diritti dei Bambini, ratificata dalle Nazioni Unite nel 1990, e prosegue nel testimoniare l'impellenza di salvaguardare l'infanzia globalmente. In questo panorama mondiale, McCurry intende anche richiamare l'attenzione pubblica sulla questione del lavoro minorile. Durante i suoi viaggi, particolarmente nel continente asiatico, ha documentato le esistenze di numerosi bambini obbligati al lavoro quando dovrebbero dedicarsi al gioco o all'istruzione. La rappresentazione dell'infanzia di McCurry è poliedrica e multiforme, esattamente come lo sono i giovani nel mondo. Ciononostante, ovunque si focalizzi il suo sguardo, emerge un messaggio nitido: finché esistono bambini, persiste la speranza", sostiene Owen Edwards, critico fotografico. Attraverso i suoi scatti, McCurry immortala l'inestinguibile resilienza infantile, la loro capacità di scovare la gioia persino nelle circostanze più avverse. Emblematico è lo scatto dei bambini che giocano su un carro armato arrugginito, convertendo un ordigno bellico in un passatempo, o quello che ritrae giovani intenti a giocare con pneumatici sotto ancestrali esemplari di baobab in Madagascar, alberi venerati per la loro longevità e l'abilità di conservare acqua nei periodi di siccità. Il loro modo di divertirsi è essenziale e accessibile, nonostante si trovino in un ambiente dalle risorse sempre più scarse. Le condizioni di vita dei più piccoli, in particolare nell'emisfero meridionale, subiscono infatti la minaccia dei mutamenti climatici, che frequentemente impediscono loro di godere di un'esistenza sostenibile. Tuttavia i bambini dimostrano sempre una straordinaria capacità di adattarsi alle situazioni più inconsuete con sorprendente creatività.
Grazie al suo talento narrativo, ogni immagine si trasforma in uno squarcio sulla vita dei soggetti ritratti, capace di comunicare genuinità, leggerezza e candore. L'esposizione si inaugura con una serie di ritratti intensi e si sviluppa attraverso immagini che alternano scene di guerra e momenti poetici, afflizione e contentezza, stupore e sagacia. Steve McCurry, annoverato tra i massimi esponenti della fotografia contemporanea, rappresenta una figura emblematica in grado di narrare la nostra epoca con profondità e sensibilità artistica. L'esposizione presso il Palazzo dei Priori di Fermo è impreziosita da un filmato illustrativo sulle esperienze vissute da Steve McCurry durante i suoi reportage e sulla sua relazione con l'arte fotografica. SCHEDA TECNICATitolo: “Steve McCurry - Children” Sede: Palazzo dei Priori – Fermo, Piazza del Popolo, 5. |
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