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Eventi Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain | |
Dall'8 gennaio '25 nell’ambito della mostra “Il Nostro Tempo, CinéFondationCartier”, la seconda Cinema Night, la seconda rassegna cinematografica serale tra gli spazi espositivi, dal titolo “Rural”. |
Alla Triennale di Milano la mostra “Il Nostro Tempo, CinéFondationCartier” e la seconda rassegna cinematografica serale dal titolo “Rural”.Mercoledì 8 gennaio 2025 dalle 19.00 Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain presentano, in collaborazione con Fondazione Piccolo America – Cinema Troisi, nell’ambito della mostra “Il Nostro Tempo, CinéFondationCartier”, la seconda Cinema Night che dà il via giovedì 9 gennaio e sino a 22 gennaio 2025 alla seconda rassegna cinematografica serale tra gli spazi espositivi, dal titolo “Rural”. Introdotta dalle parole del regista Michelangelo Frammartino e della critica cinematografica Barbara Grespi, con la moderazione del critico cinematografico Luca Mosso, protagonisti della Cinema Night #2, la rassegna “Rural” esplora il terreno poco conosciuto della ruralità contemporanea, tra riti ancestrali, lavoro metodico e paura di un avvenire incerto. Digredendo sino alle atmosfere dell’Italia contadina raccontata dai corti di Vittorio de Seta, la rassegna rende inoltre omaggio a uno dei padri fondatori del cinema della ruralità. Cinema Night #2 Rassegna: RuralÈ parte integrante del progetto un programma di incontri in mostra e negli spazi di Triennale che prendono il nome di Le Cinema Night e che coinvolgono grandi protagonisti del mondo del cinema contemporaneo per approfondire le questioni urgenti affrontate da Il Nostro Tempo, CinéFondationCartier. Ogni Cinema Night dà il via a un calendario tematico di proiezioni quotidiane serale, all’interno dello spazio espositivo.
Ingresso gratuito su registrazione: triennale.org/eventi/cinema-nightrural La rassegna “Rural” include: “La vie moderne” (2008), in cui Raymond Depardon attraverso una serie di ritratti racconta le vite dei contadini e degli allevatori che popolano le montagne, testimoniandone i valori, la quotidianità, le radici, le storie e l’appartenenza al territorio.
Segue “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino (2010), un film di fantascienza senza effetti speciali, che propone una visione poetica sui cicli della vita e della natura, alla scoperta del segreto di quattro vite misteriosamente intrecciate l’una nell’altra; “Le meraviglie” di Alice Rohrwarcher (2014) mette in scena un’utopia contadina ambientata in un presente assoluto e fuori dal tempo in cui sarà l’arrivo di una civiltà così distante, rappresentata da una troupe televisiva, a far detonare le opposte visioni di genitori e figli; “Il mondo perduto” di Vittorio de Seta (1954-59) rivolge uno sguardo partecipe a realtà allora minacciate da “uno sviluppo senza progresso”, donando una preziosa testimonianza di riti, usanze e saperi ormai scomparsi; “Les Glaneurs et la Glaneuse” di Agnes Varda (2000) è un documentario che si concentra sui glaneurs, ovvero coloro che rovistano nei campi appena raccolti per trovare resti di raccolto commestibili. La mostraIl Nostro Tempo, CinéFondationCartier, visitabile sino al 16 marzo 2025, è una mostra dedicata alle opere cinematografiche di Gabriela Carneiro da Cunha e Eryk Rocha, Raymond Depardon e Claudine Nougaret, Paz Encina, Morzaniel Iramari, PARKing CHANce, Artavazd Pelechian, Andrei Ujica, Agnès Varda, Jonathan Vinel, Wang Bing, presentate in maniera continua.
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