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Gianni Berengo Gardin: le sue foto in mostra a Volterra |
Le opere del grande fotografo italiano accompagnate dai commenti di celebri personalità della cultura in un'esposizione che ripercorre ottant'anni di storia attraverso 24 scatti iconici. |
Ottanta anni di storia racchiusi in 24 scatti. Al Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena di Volterra arriva dal 16 aprile al 30 settembre 2025 la mostra "GIANNI BERENGO GARDIN. LE FOTO COMMENTATE". Protagoniste assolute dell'esposizione, una selezione di fotografie del grande maestro italiano che hanno raccontato un'epoca, accompagnato e a volte costruito una visione del nostro Paese. La mostra: 24 scatti e 24 commenti illustriL'evento, promosso da Anima di Volterra con la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e la Basilica Cattedrale di Volterra, e prodotto da Opera Laboratori in collaborazione con Contrasto, offre l'opportunità di scoprire l'arte di uno dei più grandi maestri della fotografia italiana, noto per la sua capacità di raccontare il nostro paese e il nostro tempo attraverso immagini mai banali. La particolarità di questa esposizione sta nel suo format: ciascuna delle 24 fotografie selezionate è accompagnata dal commento di un protagonista dell'arte e della cultura italiana e internazionale. Personalità di spicco come Carlo Verdone, Marco Bellocchio, Renzo Piano, Roberto Cotroneo, Domenico De Masi, Mimmo Paladino, Mario Calabresi e Sebastião Salgado hanno scelto uno scatto dall'immenso corpus fotografico di Berengo Gardin e lo hanno commentato, offrendo al visitatore una prospettiva unica e personale sull'opera. A questi nomi si aggiungono i contributi di registi come Alina Marazzi e Franco Maresco, architetti come Stefano Boeri e Vittorio Gregotti, artisti come Alfredo Pirri e Jannis Kounellis. E ancora: Lea Vergine, Goffredo Fofi, Giovanna Calvenzi, il fotografo Ferdinando Scianna, scrittori come Maurizio Maggiani, giornalisti come Michele Smargiassi, Peppe Dell'Acqua (psichiatra dell'equipe di Franco Basaglia), Marco Magnifico (presidente del FAI) e la street artist Alice Pasquini. I testi, accostati a ciascuna delle fotografie selezionate, permettono di approfondire il valore di testimonianza sociale ed estetica delle immagini, creando un dialogo tra diverse generazioni e ambiti culturali. Il percorso "Anima di Volterra"La mostra fa parte del percorso espositivo "Anima di Volterra", un itinerario che include Piazza San Giovanni, il Duomo, il Battistero e l'Antico Ospedale-Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena. Il biglietto comprende un'audioguida gratuita per scoprire tutti questi luoghi. Gianni Berengo Gardin: un maestro della fotografia italianaNato a Santa Margherita Ligure nel 1930, Gianni Berengo Gardin è considerato uno dei maggiori fotografi italiani. Dopo aver vissuto a Roma, Venezia, Lugano e Parigi, nel 1965 si stabilì a Milano, dove iniziò la sua carriera professionale dedicandosi alla fotografia di reportage, d'indagine sociale, di architettura e di descrizione ambientale. Durante la sua lunga carriera ha collaborato con le principali testate italiane ed estere, ma si è dedicato soprattutto ai libri, pubblicando più di 260 volumi fotografici. Le sue prime fotografie apparvero nel 1954 sul settimanale "Il Mondo", diretto da Mario Pannunzio, con cui collaborò fino al 1965. Dal 1966 al 1983 realizzò per il Touring Club Italiano un'ampia serie di volumi sull'Italia e sui Paesi europei, lavorando anche per l'Istituto Geografico De Agostini e per numerose industrie come Olivetti, Alfa Romeo, Fiat e IBM. Dal 1979 al 2012 ha documentato le fasi di realizzazione dei progetti architettonici di Renzo Piano. Nel corso della sua carriera, Berengo Gardin ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Nel 1972 la rivista "Modern Photography" lo ha annoverato tra i "32 World's Top Photographers". Nel 1975 Cecil Beaton lo ha citato nel libro "The Magic Image. The Genius of Photography from 1839 to the Present Day". Nel 1982 Ernst Gombrich lo ha menzionato come unico fotografo nel libro "The Image and the Eye". Nella "Storia della fotografia italiana" (Laterza, 1987), Italo Zannier lo ha definito "il fotografo più ragguardevole del dopoguerra". Tra i premi ricevuti: il Premio Scanno (1981), il Premio Brassaï a Parigi (1990), il Leica Oskar Barnack Award ad Arles (1995), il Premio Oscar Goldoni (1998), il Lucie Award alla carriera a New York (2008), la Laurea Honoris Causa in Storia e Critica dell'Arte presso l'Università degli Studi di Milano (2009), il Premio Kapuściński per il reportage (2014) e il Leica Hall of Fame Award (2017). Le sue immagini fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali, tra cui l'Istituto Centrale per la Grafica e il MAXXI di Roma, il MoMA di New York, la Bibliothèque Nationale e la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il Musée de l'Elysée di Losanna e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Informazioni praticheTitolo della mostra: GIANNI BERENGO GARDIN. LE FOTO COMMENTATE Tariffe Anima di Volterra:
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