Palazzo Chigi
Palazzo Chigi, dal 1961 sede del Governo italiano, è un palazzo storico situato nel centro di Roma, il cui ingresso principale è su Piazza Colonna. La storia del palazzo inizia nel 1578 quando la famiglia degli Aldobrandini unisce, ristrutturandole notevolmente, alcune proprietà che si affacciano sulla piazza per costruirvi al loro posto il palazzo. Agostino Chigi, giunto a Roma alla fine del ‘400, fu uno dei personaggi più importanti nella vita politica, economica e mondana della città, a lui si deve la straordinaria Villa Chigi, oggi conosciuta come Villa Farnesina.
Papa Alessandro VII, erede della famiglia Chigi, scelse per la residenza di famiglia una delle zone più ambite dai nobili dell'epoca e acquistò l'edificio ancora in costruzione dalla famiglia Aldobrandini.
La storia architettonica di Palazzo Chigi attraversa più di tre secoli nel corso dei quali si sono succeduti diversi progetti e continui adattamenti (anche degli ambienti interni) alle sempre nuove esigenze del Palazzo. Lo sviluppo architettonico di Palazzo Chigi, che seguì l'alternarsi delle personalità che abitarono nel palazzo, riflette le vicende storiche e politiche vissute nel in Italia negli ultimi duecento anni: a partire dalla fine del '700 il palazzo ospitò l'ambasciata spagnola, nel corso dell'800 fu sede di accorti ed alleanze e, a partire dal 1878, fu sede dell'ambasciatore d'Austria-Ungheria (1878) e sede del Ministero degli Esteri nel periodo fascista.
Palazzo Chigi rimarrà sede del Ministero degli Esteri sino al 1961, anno in cui il ministero venne trasferito nel Palazzo della Farnesina, per poi diventare sede della Presidenza del Consiglio.
Palazzo Montecitorio
L'attuale palazzo fu commissionato da papa Innocenzo X come futura dimora della famiglia Ludovisi; i lavori furono iniziati da Gian Lorenzo Bernini e furono terminati dall'architetto Carlo Fontana, il quale modificò il progetto del Bernini ed aggiunse il campanile a vela. Nel 1696 vi si stabilirono i i tribunali pontifici ed in seguito divenne sede del Governatorato di Roma e della Direzione di Polizia, divenendo così il fulcro dell'attività amministrativa del governo pontificio. Con l'Unità di Italia ed il successivo trasferimento della capitale a Roma nel 1870, Palazzo Montecitorio venne scelto come sede della Camera dei Deputati; i lavori di riadattamento della struttura furono eseguiti dall'architetto Ernesto Basile. L'architetto Ernesto Basile (esponente dello stile stile liberty italiano), provvide all'opera di adeguamento del palazzo berniniano alle necessità della nuova destinazione con grossi interventi di ampliamento e ristrutturazione; a lui si deve il salone monumentale “Transatlantico”, il magnifico salone (situato nell'aula principale) dove sostano i parlamentari negli intervalli delle sedute. All'interno del palazzo, attraverso uno scalone monumentale si accede ad un lungo corridoio dove sono esposti i busti (in marmo o bronzo) di illustri deputati come Cavour e Garibaldi.
Palazzo Madama
Il terreno in cui sorge Palazzo Madama era appartenuto per quasi cinque secoli ai monaci farfensi. Questi lo cedettero al governo francese che, a sua volta, lo donarono al vescovo Sinulfo (originariamente il terreno era compreso tra la torre dei Crescenzi e le terme di Alessandro). L'edificio venne portato a compimento nel 1505 dal cardinale Giovanni de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e futuro Papa Leone X, che ne fece la sede romana dell'influente famiglia.
Il nome di Palazzo Madama è legato a Margherita d'Austria (figlia naturale di Carlo V e duchessa di Parma e Piacenza) che, rimasta vedova del primo marito Alessandro de' Medici, sposò in seconde nozze Ottavio Farnese e soggiornò a lungo nel Palazzo: fu allora che esso assunse il nome che ancor oggi conserva.
Con la decadenza politica dei Medici, il Palazzo passò ai Lorena e, più tardi, a Papa Benedetto XIV, che ne fece la sede del governo pontificio; nel 1849 Pio IX vi trasferì il Ministero delle Finanze e del Debito Pubblico, nonché le Poste Pontificie. Negli anni successivi il Palazzo divenne sede anche degli uffici del tribunale e della polizia e da tale ultima destinazione trae origine il termine dialettale “La madama”, talvolta usato ancora oggi dai romani per definire le forze dell'ordine.
Nel febbraio del 1871 palazzo Madama venne scelto come sede del Senato del Regno, furono effettuati ampi lavori di adattamento e, su progetto dell'Ingegner Luigi Gabet, fu realizzata l'Aula dove il Senato del Regno si riunì per la prima volta il 28 novembre 1871.
Attualmente a Palazzo Madama hanno sede l'Aula, alcuni Gruppi parlamentari, gli uffici della Presidenza e del Segretariato generale, nonché alcuni servizi ed uffici più direttamente connessi con l'attività parlamentare.
Quirinale
Il Palazzo del Quirinale sorge in un luogo che sin dall'antichità ospitò nuclei residenziali, edifici pubblici e di culto. Nell’area del colle del Quirinale sorsero nel IV secolo a.C. il tempio del Dio Quirino e il tempio della Dea Salute, le terme di Costantino e il tempio di Serapide (edificato da Caracalla nel 217 d.C). Proprio dal tempio di Serapide provengono provengono i due gruppi scultorei situati attualmente in piazza del Quirinale: le due sculture, raffiguranti i Dioscuri mentre trattengono per le briglie i cavalli scalpitanti, furono completamente restaurate nel 1585 e, nel 1768 furono collocate nella posizione attuale da Pio VI.
Il collis Quirinalis ebbe grande importanza strategica e fu saldamente fortificato fin dall’età più antica e la zona, fin dall’età repubblicana, ospitò molte residenze signorili tra cui quelle di Pomponio Attico, amico di Cicerone, della Gens Flavia, dei Claudi, di Fulvio Plauziano. Nel Medioevo il colle venne a popolarsi di chiese e palazzetti gentilizi, mentre gli edifici antichi andavano in rovina ed i loro marmi cominciavano ad essere utilizzati per costruire nuovi edifici.
Nel '400 e all'inizio del '500 intorno alla piazza e lungo l'attuale via del Quirinale, si disposero palazzi e ville di nobili e prelati tra i quali il cardinale Oliviero Carafa, proprietario di una villa sul luogo dove oggi sorge il Palazzo del Quirinale.
Nel 1550 la Villa Carafa venne presa dal cardinale Ippolito d'Este (proprietario della Villa d'Este a Tivoli) che trasformò la vigna in un elaboratissimo giardino, arricchito da fontane, giochi d'acqua, sculture antiche. In seguito, Papa Gregorio XIII fece ampliare il piccolo edificio affidando l'incarico all'architetto Ottaviano Mascarino che, tra il 1583 e il 1585, realizzò una elegante villa con facciata a portico e loggia collegate internamente da una splendida scala elicoidale e realizzò il cosiddetto "torrino", il belvedere che corona la palazzina.
Morto Gregorio XIII, il successore Sisto V acquistò nel 1587 la villa per farne la sede estiva del pontificato ed affidò all'architetto Domenico Fontana l'incarico di costruire nuovi edifici, così da formare un ampio cortile interno. Sisto V si preoccupò inoltre di far sistemare la piazza, provvedendo anche al restauro del gruppo scultoreo dei "Dioscuri" che fu completato con l'aggiunta di una fontana.
Particolarmente significativo fu l'intervento di Clemente VIII (1592-1605), che concentrò le sue attenzioni sul giardino, ordinando tra l'altro la costruzione della monumentale Fontana dell'organo, ornata di mosaici, statue e animata dal suono di un organo ad acqua.
L'aspetto attuale del palazzo fu portato a compimento nel corso del pontificato di Paolo V Borghese (1605-21): l'architetto Flaminio Ponzio si occupò della costruzione dell'ala verso il giardino che comprende, tra l'altro, lo Scalone d'onore, la sala del Concistoro (oggi Salone delle Feste) e la Cappellina dell'Annunziata, affrescata da Guido Reni.
Alla morte del Ponzio (nel 1613) subentrò Carlo Maderno, responsabile dell'ala sulla via del Quirinale: vennero ricavati la Sala Regia (oggi Salone dei Corazzieri), la Cappella Paolina e gli appartamenti papali.
Nel corso del '600 si procedette alla fortificazione dell'intero complesso del Quirinale: Urbano VIII Barberini (1623-44) fece recintare l'intero perimetro dei giardini (successivamente ampliati e dotati di nuove fontane), ampliò il fabbricato destinato all'alloggio delle guardie svizzere e fece costruire un basso torrione di facciata.
Nel 1638 Gianlorenzo Bernini disegnò la Loggia delle Benidizioni, che è tuttora possibile ammirare sopra il portale principale della facciata del Palazzo.
Nel corso del '600 papa Alessandro VII Chigi (1655-67) commissionò un affresco raffigurante scene dal Vecchio e Nuovo Testamento da realizzare nella galleria situata nell'ala di piazza del Quirinale: l'affresco, realizzato sotto la direzione di Pietro da Cortona, oggi è visibile nelle tre sale (Gialla, di Augusto, degli Ambasciatori) in cui la galleria di Alessandro VII fu divisa nel 1812.
Tra il 1721 e il 1730 Alessandro Specchi e poi Ferdinando Fuga edificarono le Scuderie papali e una nuova palazzina che in seguito verrà utilizzata come alloggio prima dei regnanti d'Italia e poi dei Presidenti della Repubblica. A Ferdinando Fuga si devono anche il Coffee-House ed il Palazzo della Consulta.
All'inizio dell'800, in previsione di un soggiorno a palazzo di Napoleone Bonaparte (in realtà mai avvenuto), i pittori Felice Giani e Jacques Dominique Ingreso e lo scultore danese Bertel Thorvaldsen adattarono il Palazzo alla moda del gusto neoclassico.
Nel 1814 Pio VII torna in possesso del Quirinale e, con lo scopo di cancellare il passaggio dei francesi, fece realizzare gli affreschi della Cappella Paolina e fece definitivamente sistemare la Fontana dei Dioscuri. L'affresco della Missione degli Apostoli (1848) della Sala degli Ambasciatori è il segno dell'ultimo papa che soggiornò al Quirinale, papa Pio IX (1846-78).
Nel 1870, dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia, il Quirinale divenne residenza della famiglia reale ed alcune sale vennero adeguate al nuovo stile neo-rococò: vennero trasferiti a palazzo numerosi mobili settecenteschi ed importanti opere d'arte: arazzi cinquecenteschi su disegno di Bronzino, Pontormo e Salviati; opere di Francois Boucher e dipinti di Corrado Giaquinto (mobili ed opere ancora oggi costituiscono parte degli arredi del Palazzo).
Dopo il 1946 le strutture architettoniche del complesso del Quirinale e gli arredi interni del Palazzo sono rimasti sostanzialmente inalterati, tutelando in questo modo il notevole patrimonio artistico e culturale che si é concentrato al Quirinale in quattrocento anni di storia. |