Chiesa di San Gregorio |
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via
Mercanti
72, Salerno - 84122 (SA) |
Tel:
Registrati |
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Venerdì |
09:00 - 13:00 |
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Sabato |
09:00 - 13:00 |
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Domenica |
09:00 - 13:00 |
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La Chiesa di San Gregorio accoglie al suo interno il Museo della Scuola Medica Salernitana che raccoglie i più antichi manoscritti salernitani e propone un'organica sistemazione della letteratura scientifica salernitana dal XI al XIII sec., ovvero nel periodo in cui la Scuola Medica salernitana ha vissuto il suo momento storico più significativo. Degni di nota i codici decorati e illustrati ed i manoscritti.
La leggenda vuole che la Scuola sia stata fondata da un greco, un arabo, un ebreo ed un salernitano; sicuramente ad incentivare il suo sviluppo fu sicuramente la forte tradizione monastica che si respirava in città. Accanto a questo elemento si deve aggiungere una componente laica nell'esercizio dell'attività medica, si pensi infatti che nel 1138 fu costruito l'Ospedale di San Biagio, gestito da laici, al quale lavoravano anche le donne, esercitando la professione medica.
Visitare il Museo dà l'opportunità anche di ammirare questa chiesetta, la cui fondazione viene attribuita, nel 1172, a Roberto Guarna, fratello dell'arcivescovo Romualdo II. Un antico documento del 1058, però, attesta che a Salerno già c'era una chiesa dedicata a questo Santo, quella di Roberto Guarda, quindi, potrebbe essere una ricostruzione.
Nel 1503 era già parrocchia, ma smise di esserlo nel 1857, quando venne trasferita al Duomo, con il titolo di San Matteo Apostolo e San Gregorio Magno. Mentre prima era a pianta basilicale, a tre navate, oggi la si vede a pianta rettangolare ad unica navata, sovrastata da una volta a botte e ritmata sui lati da arconi, che a sinistra conducono in due sale laterali, mentre a destra sono ciechi. Ciò sta a significare che evidentemente la navata di destra fu soppressa, insieme all'abside, per un allargamento della strada davanti il palazzo dei signori Pinto, che permettesse l'accesso delle carrozze nel portone, com'era usanza davanti alle residenze signorili.
L'ingresso è gratuito.
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