Portale di San Giorgio

Un tempo era la via d'accesso all'antica chiesa di San Giorgio; fu costruito sotto i Normanni nel 1150, un dato confermato dal tipico stile siculo-arabo-normanno, e dalla leggerezza di questo arco: acuto ma non troppo, riccamente intarsiato, quasi ricamato con merletti, fiori, foglie e animaletti fantastici ricavati dalla tenera pietra locale che lo forma. E' il gotico che nacque proprio nella terra iblea, diverso dallo stile gotico dell'Italia Settentrionale e del Nord Europa. La linea del portale è sottolineata da sette archi eseguiti da abili e raffinati scultori, ciascuno dei quali culmina nell'ordine inferiore in sette colonnine, anch'esse in alto rilievo. Sopra il settimo arco, è ricamato un bellissimo fiorone a forma di croce, che riunisce al centro il fascio delle colonnine e degli archi. Alla destra e alla sinistra del fiorone, sono scolpite in altorilievo le aquile dello stemma della città, che il re di Sicilia Federico I donò a Ragusa nel 1198. Il ricamo più superbo è il "San Giorgio Cavaliere che uccide il Drago" sulla lunetta e libera la Regina di Berito dalla morte.