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Mostra di ceramiche Lenci a Cagliari | |
8 aprile 2012 - Presso il Teatro Civico di Castello di Cagliari e fino al 3 giugno, una mostra dedicata alle ceramiche Lenci. Ingresso con visita guidata. |
LENCI, CERAMICHE IN SARDEGNA Ecco alcune delle ceramiche in esposzione dall'8 aprile al 3 giugno presso il Teatro Civico di Castello di Cagliari. Dopo un’esperienza pluriennale da illustratore negli Stati Uniti, Sandro Vacchetti, autore di questa Madonna, approda alla Lenci di Torino prima come decoratore, poi come modellatore e ceramista, per diventarne direttore artistico dal 1922 al 1934. La Madonna qui riprodotta, realizzata nel 1928, viene pubblicata sulla rivista The Studio nell’ottobre del 1929, come lancio della mostra antologica delle ceramiche Lenci alla Callows Gallery di Londra; vi si elogiano la qualità delle forme e dei colori e la vitalità che “diverte e attrae” dei manufatti. La Madonna, di impianto piramidale, rende omaggio alla dolcezza della linea di Botticelli e alla tradizione della ceramica invetriata della bottega dei Della Robbia.
La storia di questa ceramica viene raccontata dalla sua autrice, nella sua autobiografia. Passeggiando per le strade della Torino anni Trenta, nota una ragazza che la colpisce per la sua aria scanzonata e il fisico androgino; Helen la segue e le chiede di posare per una statuetta che ha in mente. La ragazza accetta e quando Helen le domanda il suo nome lei risponde: Nella. Nasce così la fortunata serie omonima che incarnerà il prototipo dell’adolescente moderna, contrassegnata da un corpo asciutto piegato in pose sghembe, sottilmente ambigua e maliziosa, abbigliata alla moda del momento: gonne corte, tacchi alti e colorati cappellini, in bilico tra il mondo delle signorine Grandi Firme e Maddalena, zero in condotta.
La testina desulese, prodotta dalla Lenci viene attribuita nel catalogo generale della ditta a Sandro Vacchetti, designer di punta dell’azienda. È invece opera del ceramista sardo, nativo di Monti ma con laboratorio a Cagliari, Alessandro Mola, che per la Lenci firmerà numerosi modelli (in mostra) di soggetto sardo. Mola guarda senz’altro alla lezione di Francesco Ciusa, precursore delle testine con cuffie desulesi realizzate a tutto tondo o a bassorilievo. Mola lencizza il soggetto sardo, complice l’ottima qualità delle terraglie e degli smalti, su cui l’azienda torinese non lesinava, rendendolo patinato e levigato rispetto ai canoni della bellezza isolana e ai suoi incarnati; l’effetto è però gradevole e l’attenzione ai dettagli (i bottoni della camicia) decisamente più pregevole e approfondita rispetto alle imitazioni degli “epigoni” Lenci (Essevì, Ronzan, Cia Manna). |
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