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Marcello Maloberti, METAL PANIC. Veduta della mostra. PAC Padiglione d’Arte Contemporanea 2024. Foto Andrea Rossetti METAL PANIC di Marcello Maloberti
Madonnine ribelli e forbici danzanti,al PAC fino al 9 febbraio 2025, un viaggio metafisico nella Milano contemporanea, dove impalcature e guard-rail diventano strumenti di narrazione artistica in un caleidoscopio di installazioni, performance e memorie.

METAL PANIC di Marcello Maloberti 

Dal 27 novembre 2024 al 9 febbraio 2025 il PAC milanese si trasforma in un sito in costruzione. Strutture temporanee all'esterno e all'interno del Padiglione, segnaletica stradale distesa sul pavimento e sospesa al soffitto creano nuovi percorsi: METAL PANIC firmata da Marcello Maloberti si presenta come un intervento dirompente ma minuziosamente orchestrato.
La Madonnina volta le spalle ai visitatori. L'icona dorata che risplende anche nei momenti più foschi della metropoli lombarda, che dall'alto del Duomo accoglie tradizionalmente i fedeli, qui si mostra ritrosa, in un gesto di apparente ribellione. Nella Milano capovolta immaginata da Maloberti, IN SEARCH OF THE MIRACULOUS (2024) presenta un simulacro a dimensioni reali di una Madonna del XIX secolo, ritenuta taumaturga per la sua particolare capacità di accogliere le suppliche dei devoti, acquisita dall'artista presso l'impresa olandese Fluminalis. La sua inaccessibilità nega ogni interazione: chi ascolterà ora le nostre invocazioni?
METAL PANIC di Marcello Maloberti (Codogno, 1966) reinterpreta il PAC milanese trasformandolo in uno specchio surreale della città. L'esposizione, che rappresenta la più estesa e dettagliata retrospettiva dell'artista sotto la guida curatoriale di Diego Sileo, visibile fino al 9 febbraio 2025, raccoglie opere che attraversano il suo percorso artistico dagli anni Novanta, includendo creazioni inedite, lavori storici e adattamenti site-specific.
L'intervento di Maloberti converte il Padiglione in un cantiere scrupoloso, celato dalla struttura in acciaio zincato di ULTIMATUM (2024) che avvolge parzialmente la facciata, emanando quell'aura metallica tipica del panorama urbano della Milano attuale, che diventa il substrato concettuale della mostra. METAL PANIC si configura come un'operazione chirurgica dall'aspetto incompiuto che preleva e trasporta all'interno dello spazio espositivo elementi e caratteristiche della metropoli, ricomponendoli in nuove configurazioni.

Le tubature metalliche, emblema della Milano industriosa novecentesca, che sostengono la copertura del "cantiere", si ripropongono nell'installazione che dà il nome alla mostra, dove la potenza delle canne da fuoco viene trasfigurata in una melodia di respiri che risuonano acuti nell'ambiente, generando delicate sorprese. Le graffette dei mercati rionali sostengono il sipario dell'Italia contemporanea, la cui insegna diventa l'intreccio delle tovaglie a scacchi biancorossi delle osterie tradizionali, mentre il guard-rail che in TILT (2024) delimita i confini stradali ridefinisce l'ambiente, inaugurando un itinerario fatto di imprevisti, incontri fortuiti ed epifanie, similmente a quanto accade percorrendo le strade cittadine.

L'approccio meticoloso di Maloberti trova la sua essenza nel taglio perpetuo delle forbici nella performance SIRONI (1885-1961), che frammentano l'universo sironiano creando la levità di un dipinto privo di dimensioni. Lo stesso strumento le cui lame vengono ammorbidite in CHANCE DI UN CAPOLAVORO (2024) da candide piume d'oca, in un equilibrio tra vigore e liricità; diversamente da quelle affilate che mantengono aperti i 277 volumi che compongono PETROLIO (2024), l'opera incompiuta di Pier Paolo Pasolini.

In dialogo con lo spazio, le installazioni prendono vita tra i visitatori manifestandosi come apparizioni semantiche, incontri vissuti come rivelazioni o, meglio ancora, come colpi di martello che in METAL PANIC si materializzano nelle parole di otto MARTELLATE (1990), dove la grafia dell'artista vibra maestosa nella luminescenza dei neon, tessendo un intreccio di pieni e vuoti tra giocose affinità e profonde riflessioni interiori. Componimenti che si collocano tra la tensione immediata dei Sette Savi (1981) di Fausto Melotti, collocati nel giardino del Padiglione, e l'installazione performativa di BOLIDI (2024).

Marcello Maloberti CIELO, 2022 Installazione performativa Bangkok Art Biennale 2022 Fotografia di Soopakorn Srisakul Courtesy l’artista, Bangkok Art Biennale e Galleria Raffaella Cortese, Milano
Marcello Maloberti CIELO, 2022 - Installazione performativa - Bangkok Art Biennale 2022 - Fotografia di Soopakorn Srisakul - Courtesy l’artista, Bangkok Art Biennale e Galleria Raffaella - Cortese, Milano

Nella Project Room del PAC convivono i ricordi più intimi dell'artista attraverso le opere più emblematiche del suo percorso creativo, realizzate prevalentemente negli anni Novanta. Al cartello dismesso e adagiato al suolo di KASALPUSTERLENGO (2015) si contrappone l'insegna d'ingresso alla città di Milano che incombe sospesa sopra gli spettatori, perché sovvertire è seducente. Mentre la Madonnina continua a celarci il volto in attesa di ritrovare la sua collocazione, Maloberti sovverte gli ordini costituiti, così che anche il firmamento possa finalmente riconoscersi nel turbamento del suo nome ora correttamente orientato.

Per tutta la durata dell'esposizione, ogni fine settimana verrà presentata al pubblico la performance LA SUGGERITRICE (2024) con il coinvolgimento diretto dei visitatori. Nel weekend conclusivo della rassegna, invece, andrà in scena la performance BACIAMANO che ved
protagonista l'attore Ninetto Davoli.

INFORMAZIONI

PAC-PADIGLIONE D'ARTE CONTEMPORANEA
via Palestro, 14 - MILANO 

Tel +39 02 88446359 www.pacmilano.it
c.mostre@comune.milano.it

ORARI: martedì - domenica ore 10-19:30
Giovedì ore 10 - 22:30
Lunedì chiuso
Biglietti su VivaTicket

 Marcello Maloberti, METAL PANIC. Veduta della mostra. PAC Padiglione d’Arte Contemporanea 2024. Foto Andrea Rossetti

Marcello Maloberti VIR TEMPORIS ACTI, 2016 Performance, Quadriennale di Roma Inkjet print, 116x174 cm Courtesy l’artista e Galleria Raffaella Cortese MilanoMarcello Maloberti, METAL PANIC. Veduta della mostra. PAC Padiglione d’Arte Contemporanea 2024. Foto Andrea RossettiMarcello Maloberti, METAL PANIC. Veduta della mostra. PAC Padiglione d’Arte Contemporanea 2024. Foto Andrea Rossetti
 
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