Pare che nel 1298 fu proprio la Festa delle Stuzze a salvare la città dall'assedio delle truppe papali. I soldati arrivarono di notte alle porte del borgo e, scambiando i fuochi delle celebrazioni per un incendio, pensarono di essere stati preceduti dagli alleati e se ne andarono. L'indomani, saputo dello scampato pericolo, elesse il santo del giorno, San Biagio, a suo patrono. Durante le Festa, di origini pagane, si usavano bruciare appunto le “stuzze”, stoppie che nei secoli sono diventate tronchi di quercia e addirittura capanne di legno coperte da rami di ginestra costruite appositamente per il rito.
La Festa di San Biagio, che ricorre invece il 3 febbraio, viene ripetuta nella prima domenica di agosto affinché anche i villeggianti estivi possano godere delle tradizioni cittadine.Poche tracce sono invece rimaste della maestria con cui gli artigiani fiuggini lavoravano il ferro battuto. Nel centro storico restano comunque pregevoli botteghe artigiane e, soprattutto durante la stagione turistica, gallerie d'arte e case d'aste.
Si ringrazia l' A.P.T. Frosinone per la concessione dei testi e delle immagini
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