Forlì e Cesena: guida di viaggio Forlì e Cesena: guida di viaggio
 
Bertinoro Torre Civica (Foto D. Castellucci - Archivio fotografico Provincia FC) Bertinoro
Lo sguardo segue le colline ondulate per perdersi nel mare, un panorama sempre diverso dalla "terrazza della Romagna". Un borgo medievale perfettamente conservato, ricco di testimonianze storiche e tradizioni eno-gastronomiche.
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Bertinoro è anche capitale dell'ospitalità, dove la qualità della vita rende unica ogni vacanza, grazie a una secolare tradizione dell'accoglienza.
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Cenni di storia.
Nota già nell'XI secolo con il nome di Castrum Cesubeum, fu sede di contea, poi contesa da cesenati, forlivesi e riminesi per l'invidiabile posizione sul territorio, nel 1558 passò nei territori dello Stato della Chiesa. Bertinoro è una cittadina medievale, dalle cui strette e ripide stradine si godono meravigliosi scorci di un passato ricco di storie e tradizioni.

Il cuore del centro storico.
Delle tre storiche porte di accesso, solo due sono ben conservate: Porta S. Romano (o dei "Tre Santi") verso Forlì e Porta Malatesta, verso Polenta, del XV secolo. Si accede poi alla splendida Piazza della Libertà, uno spazio aperto dalle colline al mare, sul cui lato meridionale sono allineati il trecentesco Palazzo Comunale e il fianco sinistro della bramantesca Cattedrale dedicata a S. Caterina, patrona della città. Sulla piazza svetta la Torre dell'Orologio, con campane risalenti al 1526: un tempo, molto più alta, fungeva da faro per naviganti e viandanti.
Sullo sfondo il simbolo delle tradizioni cittadine legate all'ospitalità, la Colonnna delle Anella, eretta nel corso del XIII secolo per porre fine alle dispute tra le famiglie locali, che facevano a gara per ospitare presso di sé i forestieri. Legando il proprio cavallo a uno degli anelli della Colonna, si decideva per sorte da quale famiglia essere ospitati, godendo della storica accoglienza  bertinorese.

La millenaria Rocca.
Sovrasta il borgo l'imponente Rocca, che nel 1177 ospitò Federico Barbarossa e nel tardo medioevo i Malatesti, gli Sforza e i Borgia, diventando, dal 1584, sede del vescovado di Bertinoro. Recentemente restaurata, vi trovano sede il Museo Interreligioso e il polo universitario con il Centro Residenziale di Formazione, sede estiva dell'Alma Mater Studiorum di Bologna.

I dintorni.
Sovrasta il colle di Bertinoro il vicino Monte Maggio, un rigoglioso paesaggio ricco di antiche vestigia, a testimonianza di una storia densa di avvenimenti, legata al ricordo di un castello abbattuto e alla successiva presenza dei frati cappuccini.
A pochi chilometri da Bertinoro una piccola chiesa resa famosa dai versi del Carducci, la Pieve di S. Donato in Polenta. Un'umile pieve romanica che la leggenda vuole legata a un altro grande poeta, Dante Alighieri, che qui forse si fermò a pregare nel suo cammino da Arezzo a Ravenna.

Nello splendido paesaggio delle colline bertinoresi è adagiata Fratta Terme, nota fin dall'epoca romana per le benefiche sorgenti di acque salsobromoiodiche, solfuree e salsomagnesiche. In un meraviglioso parco di 13 ettari sta nascendo un moderno centro dedicato alla cultura dell'Acqua e del Benessere.

 

Testi ed immagini sono pubblicati per gentile concessione dell'Ufficio Turismo della Provincia di Forlì-Cesena  www.turismo.fc.it

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