Palazzo del Governo: Il suo progetto, vincitore di un concorso nazionale nel 1930, è del milanese Giovanni Muzio (1893-1982), architetto tra i più in vista del momento. Lo stabile, subito battezzato “Palazzo del Governo”, andò ad occupare, ridisegnandola completamente e determinando futuri sviluppi urbanistici, una vasta area compresa tra il centro storico e la stazione ferroviaria.
Articolato intorno ad una corte centrale e attraversato da una galleria concepita come un pubblico passaggio, l’edificio comprende due torri: più alta quella della Prefettura, più bassa quella della Provincia, nel rispetto della scala gerarchica delle due istituzioni. Due sono peraltro anche gli ingressi, posti alle estremità della galleria e prospettanti sui due corsi che, disegnati al tempo della costruzione del palazzo, finalmente collegarono il piazzale della stazione con Piazza Garibaldi e con l’attuale Piazza Campello. Due anche i giardini, uno a sud, percorribile da parte a parte, l’altro a nord, dietro i volumi curvilinei della sala espositiva e della sala consiliare. Secondo Muzio, un edificio doveva essere rispettoso dello spirito del luogo. Ecco quindi, a Sondrio, l’uso di materiali da costruzione appartenenti alla tradizione locale come il granito, la beola, il serpentino, il legno. Ed ecco nelle parti alte dell’edificio, sopra le zoccolature in pietra, l’uso della decorazione a graffito. All’identità locale rimandano anche i sei grandi dipinti realizzati nel 1934 da Gianfilippo Usellini sulle pareti della Sala consiliare. Eseguiti con la tecnica dell’encausto (colore a tempera sciolto nella cera fusa e fissato a caldo sulla parete) e disposti sopra un’alta pannellatura lignea, raffigurano le tipiche attività valtellinesi: La mietitura, La vendemmia, La tessitura, La filatura e la pesca, La lavorazione del granito e l’alpinismo, La caccia e l’industria del legname, l'alpeggio.
Palazzo Sertoli: Sulla suggestiva Piazza Quadrivio dalla caratteristica fontana rotonda si affacciano alcuni palazzi nobiliari di sobria architettura; tra questi il barocco Palazzo Sertoli, ristrutturato nel ‘700 da Pietro Solari di Bolvedro, l’architetto che completò anche la torre campanaria accanto alla Collegiata in Piazza Campello. L’attrattiva principale del palazzo, attualmente sede di un Istituto di Credito che ha provveduto al suo restauro, è il magnifico salone che occupa 2 piani prospicienti sulla piazza. E’ un ambiente di grande effetto scenico, con le pareti coperte da affreschi trompe-l’oeil raffiguranti fughe prospettiche di colonne, alleggerito da eleganti logge e balconcini sostenuti da mensoloni rivestiti di stucchi. L’intervento di restauro ha interessato anche gli antistanti giardini nei quali sono stati reintrodotte le piante e le essenze originali. Aperti al pubblico, ospitano sculture dei maggiori artisti italiani: Mario Negri, Pietro Scampini, Lidia Silvestri, Pietro Consagra, Novello Finotti e Arturo Martini, per citarne alcuni.
Interessanti sono pure le suggestive cantine e la cappella che conserva una tela del pittore bergamasco Giuseppe Prina. Lungo i corridoi e nelle stanze del palazzo trova posto una ricca collezione di opere d’arte del Seicento lombardo.
Palazzo Carbonera: con la sua bella facciata rinascimentale, Palazzo Carbonera è una delle architetture signorili più interessanti di Sondrio. Il quartiere in cui si trova, anticamente detto “Cantone”, esisteva già nel Medioevo e sin da allora era attraversato dalla principale direttrice della valle, la Via Valeriana, che costituì per secoli l’unico accesso occidentale alla città, trovandosi l’unico ponte sul Mallero proprio in cima alla contrada.
A differenza delle vicine case, che nei secoli hanno subito ricostruzioni e rimaneggiamenti, Palazzo Carbonera ha conservato pregevoli elementi architettonici cinquecenteschi, quantomeno nella parte nord-orientale che conserva finestre sormontate da timpani spezzati e capitelli affini a quelli degli edifici valtellinesi di primo Cinquecento più aggiornati rispetto al gusto bramantesco: palazzo Besta e il Santuario di Tirano.
Quest’ala del palazzo si affaccia sulla corte interna con un portico retto da colonne che recano interessanti capitelli scanalati. Una scala parzialmente coperta consente di raggiungere il loggiato al primo piano, dove il ritmo delle arcate si raddoppia. Il loggiato superiore si raggiunge invece dall’interno. Su questa stessa facciata, nella parte alta, si scorge una decorazione graffita a losanghe riscontrabile anche su altre dimore nobiliari cinquecentesche valtellinesi. Dalla prima loggia, attraverso due bei portalini, si accede in altrettanti saloni coperti da volte a botte lunettate, uno dei quali reca dipinte sulle pareti curiose architetture castellane e, per due volte, la data 1631. Dall’altro proviene la bellissima stüa attualmente inserita nel percorso museale del Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano.
Sondrio sorge allo sbocco del Mallero, il torrente che scende dalla Valmalenco e qui confluisce nell’Adda. Unico è il paesaggio circostante, caratterizzato da terrazzamenti coltivati a vite, sostenuti da muretti a secco, un’imponente opera dell’uomo che ha strappato la terra alla montagna. Il territorio a sud della città rientra nel Parco delle Orobie Valtellinesi, ambiente protetto con percorsi per trekking e mountain bike. Un bellissimo campo da golf a 18 buche è disponibile a Caiolo, a 5 Km da Sondrio. A pochi chilometri dal capoluogo la Valmalenco, dominata dai gruppi montuosi del Disgrazia, del Bernina e del Pizzo Scalino. Le stazioni di Chiesa in Valmalenco, Caspoggio e Lanzada, introno ai mille metri di altitudine, formano un comprensorio turistico con buona ricettività alberghiera e infrastrutture per il tempo libero e per lo sport: sci alpino, sci nordico, sci alpinismo nella stagione invernale, passeggiate ed escursioni da rifugio a rifugio lungo l’Alta Via della Valmalenco e ascensioni in estate, tutto in un contesto di alto valore naturalistico, storico ed etnografico. E ancora… piscina coperta, campi da tennis, palazzetti dello sport, garantiscono occasioni di svago e relax per una vacanza a tutto divertimento.
TESTI ED IMMAGINI PUBBLICATI PER GENTILE CONCESSIONE DELLA PROVINCIA DI SONDRIO - SETTORE TURISMO
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