Attraverso il laboratorio di design che si svolgerà a Fiera Vintage, si vuole trasmettere l’importanza del “fare con ciò che si ha” e soprattutto “con ciò che si sarebbe buttato se…”. Partendo quindi da un copricerchio, oggetto che ogni giorno è sotto gli occhi di tutti, calpestato e ridotto in frammenti che finiscono poi per fare da humus alle erbe spontanee ai cigli della strada, si andrà a creare un orologio da muro, “Le Ruote del Tempo”. Per rendere ancora più personale ed esclusivo l’oggetto, pennelli e colori, decorazioni e finiture sono a disposizione di ogni partecipante del workshop.
Il laboratorio “Le ruote del Tempo” si terrà all’interno di Fiera Vintage Forlì, sabato 21 Settembre, ore 15-18.
GUIDA INTERGALATTICA PER AUTOPRODUTTORI, laboratorio di sartoria di riuso a cura di Cristiana Curreli, ReeDoHub
Quante vite può avere un abito? Per ReeDoCouture infinite. Il laboratorio che si svolgerà a Fiera Vintage metterà a disposizione macchine, arnesi, utensili, materiali vari, creatività e conoscenza di Cristiana Curreli e ReeDoHub e con gli abiti smessi portati dai partecipanti (un vecchio pantalone, qualsiasi cosa che si stia pensando di buttare) si produrrà un pezzo per il set da viaggio. Il pantalone usato sarà trasformato in un kit con diverse funzioni, assecondando le esigenze dei diversi tipi di viaggiatori: viaggio nel sonno (cuscino, pantofole, copri occhi); viaggio nel cibo (porta borraccia, porta posate); viaggio nel “bellessere” (beauty porta toletta). C’è sempre qualcosa da ri-usare
Il laboratorio “Guida intergalattica per autoproduttori” si terrà all’interno di Fiera Vintage Forlì, domenica 22 Settembre, ore 15-18. Per partecipare, portare un vecchio paio di pantaloni.
RICICLI è un progetto di autoproduzione a “km 0” di complementi casa ed accessori realizzati con materiali di recupero a cura di Giulia Meloncelli.
Il messaggio che si vuole trasmettere con il recupero è quello di fare tesoro di ogni piccolo scarto che, nella vita di tutti i giorni, automaticamente viene cestinato senza porsi alcuna domanda sul suo valore latente. Non solo, ma riutilizzando un pezzo di cartone, un indumento, del pane secco e qualsiasi altro materiale o oggetto destinato allo smaltimento, si risparmia denaro e l’ambiente. Il recupero vuole trasmettere una nuova cultura che non si basi esclusivamente sull’abilità tecnica dell’uomo ma anche sulla sua sensibilità nei confronti della natura. Una cultura che tenga in considerazione il rapporto tra prodotto e ambiente adottando così una diversa impostazione progettuale dei prodotti. Essere un progettista all’avanguardia oggi significa progettare con ciò che è già stato prodotto in quanto i rifiuti sono l’inevitabile effetto della smania di gettare spinta dall’insaziabile desiderio di rinnovare.
Riusare, trasformare i rifiuti in oggetti d’uso non significa rinunciare all’estetica, ma mettere in luce una bellezza più prossima al nostro essere umani e, come tali, soggetti al rifiuto e alla discriminazione.
Così RICICLI propone progetti che si contraddistinguono per la loro memoria storica, in modo che la condizione restaurata non neghi del tutto quella precedente di reperto ma si imponga come vera rinascita e non come gli usuali recuperi che sono migliori quanto più riescono a cancellare il ricordo delle vite precedenti. La poetica alla base di RICICLI sposa “naturalmente” la scelta di utilizzare scarti post lavorazione e/o post consumo trasformati con l’ausilio di vernici e ferramenta il più ecocompatibili possibile.
I materiali utilizzati per le collezioni RICICLI sono tra i più svariati: legno di scarto da falegnamerie, tessuti da giacenze di magazzini, metalli da ferrivecchi, carta e cartoni da post consumo.
Giulia Meloncelli, classe 1974, progettista eclettica con tanta curiosità. Il desiderio di sperimentazione la porta a frequentare i corsi di Progettazione Industriale presso l’ I.S.I.A. di Faenza (Ra). Ancora giovanissima, si perfeziona presso il Kent Institute of Arts and Design di Rochester (U.K.) applicandosi in discipline come Creativemodelmaking, Packaging Design e Graphic Design. Firma i suoi primi lavori nel 1996 per la ditta Quattrozampe di Milano, poi è la volta di Opposite, Moschino, A.G.Spalding & Bros, Max & Co, Fraboso Argento, Tetra Pak, e negli anni successivi è un crescendo di suoi progetti in produzione.
Nel 2000 partecipa al Master aziendale Valextra-ADI “La pelle, materia ed applicazioni evolute” che si tiene a Milano. In questa città la sua esperienza di industrial designer si affina ancora di più e la porta a ricoprire il ruolo di responsabile di progetto per aziende quali Selesta Ingegneria, Digicom, Swarovski e Lg Electronics Italia. Parallelamente, la continua ricerca di materiali e prodotti “green” la porta a progettare con un metodo sempre più responsabile e consapevole nei confronti dell’ambiente. Oggi vive a Forlì e si occupa di design ecosostenibile: ha ideato il marchio RICICLI, autoproduce a “Km0” complementi casa ed accessori moda con materiali di scarto industriale e post-consumo. Parallelamente a questo percorso progettuale volto allo sviluppo del suo brand, collabora con aziende per lo studio e la produzione di eco-prodotti e tiene workshops didattici. Se da una parte la designer promuove la diffusione e la cultura del riuso con un’ampia produzione artigianale, dall’altra, sono sempre più numerosi i clienti privati che si rivolgono a lei per mettere a punto progetti unici e personalizzati, sia per completare abitazioni, sia negozi riutilizzando talvolta il materiale del committente.
RICICLI - Giulia Meloncelli
Via Marano, 3 - 47122 Forlì (FC) - mobile: 333-6194487 - Informazioni: info@riciclidesign.it
ReeDoHub è una cooperativa che promuove progetti di moda e design sostenibili e autoprodotti, con un lavoro che è sia del cervello sia delle mani, un lavoro che è valore e un bisogno esistenziale. ReeDoHub è una startup nata dall’Università di Bologna, Polo di Rimini, ZoneModa. Organizza laboratori di ricerca e formazione, gestisce spazi di progettazione e produzione, azioni di comunicazione e commercializzazione. Vediamo la moda e il design nel rispetto dell’ambiente e in tutti e due i campi produciamo e seguiamo il ri-uso e l’up-cycling.
All’interno della cooperativa ReeDoHub nasce il progetto ReeDo Couture a cura di Cristiana Curreli, prima sarta e responsabile dei laboratori di sartoria e moda di riuso.
Reedo Couture è un format di sartoria artistica di riuso che parte da un’impostazione eco-sostenibile ideato da ReeDHub. Nasce da tre anni di esperienza con laboratori didattici e creazione di eventi nel campo della moda del riuso, diretti da Cristiana Curreli e supportati dalla comunicazione del team ReeDo. La moda del riuso di ReeDoCouture usa i materiali di scarto di alta qualità delle aziende del Made in Italy, tessuti IKEA, capi di abbigliamento usati. Con queste risorse produce abbigliamento quotidiano, articoli di alta moda o in piccola serie, capsule collections, costumi e
scenografie.
Cristiana Curreli è nata nel 1982. Nel 2008 ha acquisito il diploma di Alta sartoria, modellistica e confezionamento presso l’Istituto Internazionale della Moda di Vicenza. Nel 2008 ha conseguito la Laurea Magistrale in Moda, presso l’Università di Bologna. Da cinque anni lavora nel mondo della moda insegnando modellistica e confezionamento in scuole private e portando avanti progetti creativi nei corsi di laurea di moda di Rimini; parallelamente coltiva la sua propensione all’ecosostenibilità gestendo workshop di riuso con la cooperativa di cui fa parte.
REEDOHUB - Via Caduti di Marzabotto 36 - 47924 Rimini
Informazioni: reedo@reedo.it
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