Il principale edificio religioso di Cremona ha una lunga complessa storia sia se ne si considera l'epoca di fondazione e le ulteriori varie vicende, sia se si osserva la sua stratificata struttura architettonica, frutto di varie sovrapposizioni da cui emergono, secondo Arturo Carlo Quintavalle, “la pelle tardo-gotica” all'esterno e gli interventi nel cinquecento l'interno. D'altro canto anche la sua collocazione all'interno della fitta maggior urbana della città e specialmente del suo nucleo centrale prima, poi medioevale, affonda profondamente le sue radici nella storia cittadina visto che questo settore della città ad ha sempre avuto un suo precipuo utilizzo religioso.
Qui, infatti, secondo la tradizione, doveva essere collocato il tempio della dea Mefite posto sull'antica “rupere” Il terrazzo fluviale situato a breve distanza dall'alveo principale del fiume Po che all'epoca romana scorreva molto più rasente alla città rispetto ad oggi lambendo circa due lati delle mura; sempre in questa porzione urbana doveva esistere nel quarto quinto secolo una coeva basilica episcopale o, secondo altri, la parte settentrionale di una basilica paleocristiana doppia a cui apparterrebbe il frammento di mosaico pavimentare policromo trovato durante alcuni scavi del 1901 nel cortiletto del Torrazzo; ancora qui viene collocata da vari studiosi la “munitiuncula”, luogo fortificato dell'alto medioevo, che occupava parte della piazza e degli attuali edifici sacri, difeso probabilmente da una torre e da un fossato, segno inequivocabile del potere religioso politico del vescovo il cui importante ruolo era concretamente rappresentato da una serie di edifici quali, oltre alla basilica maggiore, le chiesa di Sant'Ambrogio, San Pietro e San Gregorio, le aree cimiteriali, la canonica e la domus episcopi.
Perché a tutto ciò o quasi tutto, visto quanto sono in parte labili ed in parte ancora controverse oggi le tracce conservatesi fino a noi di questi edifici, si sostituisse l'attuale Duomo bisognerà però attendere gli inizi del 12º secolo e cioè l'epoca per Cremona, ma non solo, della rinascita cittadina ma anche del principiare dei grandi contrasti politici sorti nell'epoca comunale fra potere laico e potere religioso e, successivamente, tra città guelfa epicità ghibelline,
L'epoca di fondazione ed il primo impianto
Secondo la pietra di fondazione, sorretta dai profeti Enoc ed Elia, il cui originale è oggi murato nella sagrestia dei canonici, ma che i visitatori possono vedere nel calco della riproduce esattamente nel nuovo Museo delle pietre romaniche ora suggestivamente allestito nel vicino Battistero, l'attuale chiesa cattedrale venne fondata nel 1107 e la sua erezione proseguì alacremente per 10 anni fino al 1117 quando un disastroso terremoto, che colpì la città il 3 gennaio di quell'anno, ne rovinò gran parte interrompendo drammaticamente la sua costruzione. Su quale fosse la veste architettonica di questa prima versione del Duomo di Cremona si possono, perciò, fare solo ipotesi, ma vari studiosi propendono per un edificio a croce latina con sostegni a sistema alternato e volte esapartite pure con una copertura a capriate retta da archi trasversi almeno per la navata centrale. Nel 1129 i lavori comunque ripresero e l'edificio fu portato a compimento tra il 1160 e il 1170, mentre per la sua consacrazione bisogna attendere l'epoca del Vescovo di Cardo che nel 1196, secondo le cronache, consacrò l'edificio con una solenne cerimonia avvenuta all'altare dei due Santi Patroni dell'edificio: Sant'Archelao e San Timerio.
La Chiesa all'epoca realizzata era però abbastanza diversa dall'attuale, con matronei, cripta e transetti o falsi transetti poco aggettanti e di dimensioni più contenute ed era tutta realizzata in laterizio, il materiale principe del territorio cremonese privo di cave di marmo. Nulla sappiamo sull'identità dei suoi primi costruttori, anonimi maestri di muro che lavoravano per la grazia divina e non per la propria gloria terrena, ma sono stati sottolineati i legami tecnico costruttivi e esistenti tra le realizzazione di Cremona e di Duomo di Modena di Lanfranco così come con le cattedrali di Parma e Piacenza e, loro tramite, con l'architettura anglo normanna e renana.
Si ringrazia il Servizio di Promozione Turistica della Provincia di Cremona per l'autorizzazione alla pubblicazione dei testi tratti dall'opuscolo "La Cattedrale di Cremona" |